Home Cronaca Luci spente al Comune di Ercolano, la protesta per il caro bollette

Luci spente al Comune di Ercolano, la protesta per il caro bollette

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“La città di Ercolano aderisce all’iniziativa promossa dall’Anci e dal Presidente Decaro contro il caro bollette. Per questo le luci degli uffici comunali verranno spente, simbolicamente, domani 10 febbraio alle ore 20.00. Il costo dell’energia è un tema che riguarda da vicino Comuni, famiglie e imprese. Mi auguro che il Governo Draghi metta in campo un intervento stabile e strutturale soprattutto in questo periodo di forte difficoltà legato alla pandemia”, è quanto dichiara Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e Vicepresidente Nazionale dell’Anci.

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Caro bollette, la protesta in tutta Italia

L’iniziativa lanciata dall’Anci e dal presidente Decaro nelle ultime ore raccoglie sempre più adesioni in tutta Italia. Saranno tantissimi i comuni che domani spegneranno, in segno di protesta, palazzi e simboli cittadini.

Luci spente a Firenze

Contro il caro bollette, il sindaco di Firenze Dario Nardella aderisce alla protesta nazionale e spenge “le luci di Palazzo Vecchio domani.

Durerà pochi minuti ma è un gesto eclatante, Palazzo Vecchio è il simbolo della cultura di Firenze ma anche la sede civica del Comune”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con Sky Start su Sky Tg24.

“L’Anci – ha aggiunto – ha calcolato più di mezzo miliardo di euro di aumenti imprevisti per le amministrazioni comunali, è una cifra impressionante se consideriamo la sofferenza dei nostri bilanci legati alle minori entrate connesse al Covid, pensiamo all’imposta di soggiorno che a causa dell’azzeramento dei flussi turistici si è ridotta. Per il Comune di Firenze stiamo stimando un ammanco superiore a 10 milioni di euro, sono tutti soldi che se vengono a mancare rischiano di costringere il comune a tagliare i servizi. Per questo abbiamo lanciato questa manifestazione eclatante di spengere le luci su un importante monumento di ogni città”.

Luci spente a Campobasso

Le luci di Palazzo San Giorgio, sede del Municipio di Campobasso, verranno spente la sera del 10 febbraio in segno di protesta contro il rincaro delle bollette elettriche.

L’Amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa promossa dall’Anci per sollecitare un intervento immediato del Governo centrale.

“Le amministrazioni locali – ha evidenziato il sindaco, Roberto Gravina – hanno lanciato più di un segnale e un messaggio al Governo, anche attraverso le parole del presidente dell’Anci Antonio Decaro, e questa manifestazione simbolica che vede insieme grandi e piccoli Comuni uniti per raggiungere uno stesso scopo, è voluta esclusivamente per porre in risalto il pericolo che le amministrazioni corrono, senza misure governative adeguate, di dover far fronte a queste spese con un taglio dei servizi da erogare. I Comuni – ha aggiunto – non possono permettere che ciò accada, soprattutto in questo momento in cui deve essere più forte la vicinanza e il sostegno dell’amministrazione ai cittadini e alle loro necessità fortemente condizionate dalla lunga situazione pandemica”.

Luci spente a Milano

Anche Milano spegnerà domani le luci sui suoi monumenti per unirsi alla protesta sul caro bollette.

Lo ha annunciato il sindaco Beppe Sala spiegando che si tratta di “un gesto simbolico per dare un messaggio al Governo”.

“Milano va molto a led – aggiunge – non possiamo fare molto di più se non ridurne l’utilizzo, ma questo andrebbe a scapito della qualità del servizio”. Quello del costo dell’energia è “un problema su cui c’è molto da fare e noi ci stiamo lavorando”.

Caro bollette: la Figc al fianco dei club dilettantistici

Senza misure governative urgenti, il ‘caro bollette’ rischia di paralizzare l’attività dilettantistica e giovanile.

È questo, in estrema sintesi, il senso della lettera inviata ieri dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, al ministro dell’Economia, Daniele Franco, che raccoglie il grido d’allarme del commissario straordinario della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, nella quale si chiede di “verificare la possibilità di un intervento a favore delle società particolarmente danneggiate”, dall’aumento sproporzionato dell’energia elettrica.

“Laddove il calcio è soprattutto passione e socialità – spiega Gravina – non possiamo rischiare il blocco dell’attività, perché provocherebbe un danno sociale di dimensioni incalcolabili. I club dilettantistici vanno sostenuti anche per l’importante ruolo che svolgono al di fuori del contesto sportivo”.

Pur capendo le difficoltà del momento, ringraziando il ministro per l’attenzione già manifestata verso il mondo dello sport e del calcio in particolare, il presidente della Figc ha posto l’accento sui numeri del movimento che “conta circa 11.500 club dilettantistici, più di 2.500 che svolgono attività di puro settore giovanile, e che rappresenta la base della piramide calcistica”.

“Di concerto con la Lega Nazionale Dilettanti e il commissario Abete, la Federazione è impegnata a creare le condizioni migliori per praticare calcio in Italia – conclude Gravina – e non ci possiamo permettere di lasciare indietro nessuno, soprattutto chi opera lontano dalla luce dei riflettori. Come ho ribadito più volte, dalle difficoltà si esce tutti insieme, come Paese, facendo davvero sistema”.

La protesta si allarga

Anci Marche attraverso il suo profilo Facebook “aderisce convintamente a questa iniziativa e ha già chiesto a tutti i colleghi sindaci di scegliere un monumento particolarmente significativo del proprio comune e procedere a spegnere le luci. Le fa eco Mauro Guerra, presidente di Anci Lombardia. Simile la presa di posizione di Anci Toscana che, tramite il presidente Matteo Biffoni, denuncia “una situazione che senza interventi urgenti diventerà insostenibile”. Appelli a spegnere per qualche minuto un luogo simbolo dei municipi arrivano anche dall’Abruzzo, Puglia, Piemonte, Liguria, Veneto, Lazio e Calabria che sui propri canali social hanno rilanciato l’appello di Decaro e dell’Anci.

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