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Luigi Caiafa, archiviazione per il poliziotto che l’ha ucciso: «Ha sparato per difendersi»

Luigi Caiafa, archiviazione per il poliziotto che l'ha ucciso: «Ha sparato per difendersi»
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Archiviate le indagini sul poliziotto che, nella notte del 4 ottobre 2020, sparò e uccise Luigi Caiafa. Il 17enne, insieme ad un complice, stava compiendo una rapina all’angolo tra via Marina e via Duomo. Il giudice ha accolto, per le indagini preliminare, la richiesta dei pm che chiedevano l’archiviazione. Il provvedimento spiega che “Non vi è stata una esecuzione“. Anzi, il poliziotto – si legge – avrebbe agito per difendersi in condizioni di “reale pericolo” con una pistola puntata contro. L’arma si è poi rivelata un giocattolo ma priva di tappo rosso.

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La rapina, la pistola giocattolo e gli spari: così è morto Luigi Caiafa

Era il sei ottobre del 2020 quando la Procura della Repubblica ha autorizzato la divulgazione delle immagini relative alla rapina commessa lo scorso 4 ottobre in via Duomo. I colpi hanno raggiunto Caiafa frontalmente nella parte alta del tronco. La rapina è stata commessa in via Duomo all’angolo con via Marina ai danni di tre ragazzi a bordo di una Mercedes Classe A.

Sarebbe stato proprio Ciro De Tommaso a puntare una pistola replica ma priva del tappo rosso alla testa del ragazzo che era alla guida dell’auto. Sotto minaccia i tre hanno ceduto in tutto 150 euro e due telefoni cellulari. La pistola poi è stata anche puntata contro i poliziotti intervenuti, dopo che si erano qualificati.

De Tommaso deve rispondere anche di ricettazione, perchè era alla guida di uno scooter rubato, sottratto a un 20enne nel corso di una rapina un mese fa a Forcella. Poi anche  possesso di armi, perchè aveva anche in tasca un coltello a serramanico con una lama di 7 centimetri. Per lui, secondo il pm, sussistono le esigenze cautelari “per la personalita’ criminale significativa”. E ciò si evince “dalle modalità della condotta, che si e’ rilevata notevolmente allarmante”, in quando De Tommaso e Caiafa “si erano preventivamente organizzati per commettere la rapina a bordo di uno scooter rubato”.

 

 

 

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