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Luigi Cutarelli finisce al carcere duro, disposto il 41 bis per il super killer dei Lo Russo

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Il killer del clan Lo Russo Luigi Cutarelli finisce al regime del carcere duro. A riportare l’anteprima è l’edizione odierna di Cronache di Napoli. Cutarelli è in carcere con l’accusa di aver partecipato a diversi omicidi per conto del clan dei Capitoni, tra cui quello del giovane Genny Cesarano, ammazzato alla Sanità durante una stesa di camorra.

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Una vita distrutta dalla camorra: la storia di Luigi Cutarelli

«Quello farebbe di tutto per me, si farebbe esplodere come un kamikaze, si metterebbe una bomba in bocca». Parole e musica di Carlo Lo Russo, ex boss dell’omonimo clan di Miano e da qualche mese collaboratore di giustizia. Quelle frasi che, a distanza di anni, risuonano come e più del piombo sono rivolte a Luigi Cutarelli, oggi 24 anni ma, quando impazzava il dominio criminale di zì Carlo di anni ne aveva solo 20. «Cattivo come un tumore», dicevano di lui in un’intercettazione. Spietato, pronto a tutto, calcolatore secondo altri. Forse (come ribadito più volte dai suoi familiari) solo un ragazzo troppo giovane finito in un meccanismo molto più grande. Un vortice di sangue e piombo che l’ha portato dritto in carcere.

Succede questo quando cresci tra le palazzine di via Janfolla e via Valente: quando la strada sembra essere l’unica via per ottenere successo e accettazione. E’ lì che Luigi entra nella cerchia di Carlo Lo Russo che non ebbe alcuno scrupolo ad utilizzare giovanissimi per la sua sete di potere. Coinvolto negli omicidi di Pasquale Izzi,  del boss Pietro Esposito, per il delitto di Genny Cesarano, ma anche di Francesco Sabatino (il figlio del boss pentito Ettore Sabatino  nonchè suo cugino ucciso con più di venti coltellate) e raggiunto da ordinanza anche in merito all’omicidio di Giuseppe Calise, ammazzato per la sola ‘colpa’ di aver dato ospitalità a Walter Mallo che aveva aizzato la bandiera della scissione contro Lo Russo. Nel quartiere eppure tanti giovani lo hanno preso a modello, in tanti raccontano ancora oggi come Luigi, insieme ai suoi amici Ciro Perfetto e Antonio Buono andasse di notte a caccia di Walter Mallo. Eccolo Luigi Cutarelli, presunto killer di fiducia di Carlo Lo Russo, nato il cinque maggio del 1995. Aveva poco più di venti anni quando, nel giro di pochi mesi, consumò il suo primo ‘battesimo del sangue’ (tra quelli ricostruiti al momento dai pm).

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