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L’ultimo abbraccio con Vialli il 29 dicembre, il racconto di Mancini: “Leone fino alla fine”

L'abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini
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Il mondo del calcio piange uno dei suoi più grandi campioni, dentro e fuori dal campo. Gianluca Vialli si è spento ieri all’età di 58 anni dopo aver combattuto contro un terribile male. Un cancro al pancreas diagnosticato nel 2017, che purtroppo alla fine se l’è portato via. La sua dipartita si aggiunge a quelle recenti di Sinisa Mihajlovic e Pelè, che come lui lasciano un vuoto enorme nel cuore di tutti i tifosi.

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Tra le persone a lui più legate c’è sicuramente Roberto Mancini. Un rapporto speciale, cominciato ai tempi dei gemelli del gol alla Samp fino alla vittoria dell’Europeo a giugno 2021. Il ct della Nazionale è volato a Londra lo scorso 29 dicembre dove l’ha salutato per l’ultima volta. Di quell’incontro l’allenatore di Jesi ricorda: “Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo. Un leone fino all’ultimo. Abbiamo parlato un po’ di tutto, mi ha chiesto perfino com’era andato lo stage di dicembre con i giovani. Anzi, mi ha riempito di domande: voleva sapere tutto, ci teneva a conoscere i progressi del nostro progetto”, le parole riportate da Andrea Elefante su La Gazzetta dello Sport.

Vialli era ricoverato da diversi in giorni a Londra: “Una settimana prima Gianluca mi aveva chiesto di aspettare, voleva riservare tutte le sue energie migliori all’ultima fase della sua lotta”. Incontro rinviato al 29 dicembre quando Mancini è volato in Inghilterra per salutare il suo gemello.

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