Home Cronaca Lupara bianca a Frattamaggiore, il ras Crispino evita l’ergastolo

Lupara bianca a Frattamaggiore, il ras Crispino evita l’ergastolo

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Lupara bianca alle porte di Napoli Nord, il presunto killer, Bernardino Crispino, evita l’ergastolo. Questa la decisione giunta a sorpresa questo pomeriggio da parte del gup Vinciguerra del Tribunale di Napoli: Crispino ha incassato vent’anni di reclusione con l’esclusione di tutte le aggravanti per la ‘sparizione’ del ras Vincenzo Pellino. Merito del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, che è riuscito ad evitare l’ergastolo per il suo assistito. Era agosto 2020 quando i carabinieri del nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, a Frattamaggiore, avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dell’uomo, 34 anni, ritenuto dagli investigatori contiguo al clan Pezzella, attivo a Cardito e dintorni. Crispino rispondeva di omicidio volontario in concorso, occultamento di cadavere, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose e finalizzati ad accrescere il prestigio del sodalizio.

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L’omicidio Pellino: svolta nelle indagini per la lupara bianca

L’indagine, coordinata dalla Dda, è nata ad inizio 2020, poco prima del lockdown, quando la moglie di Vincenzo Pellino, 44enne, affiliato ai Pezzella, denunciò ai militari dell’Arma la sua scomparsa. Pellino, per gli investigatori, fu ucciso da Crispino, con un complice non identificato. Il suo cadavere ad oggi non è stato sinora trovato. Il 13 febbraio la vittima aveva incontrato l’arrestato nei pressi di un esercizio commerciale di Frattamaggiore e i due si erano poi allontanati a bordo dell’auto di Crispino. Da quel momento nessuno ha più visto Pellino. Il movente dell’omicidio è un’epurazione interna alla cosca dei Pezzella.

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