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Lupara bianca della camorra tra Frattamaggiore e Cardito, chiesto il massimo della pena per il killer di Vincenzo Pellino

Lupara bianca della camorra tra Frattamaggiore e Cardito, chiesto il massimo della pena per il killer di Vincenzo Pellino
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Chiesto il massimo della pena, 30 anni di carcere in Abbreviato, per Crispino Bernardino, esponente del clan Pezzella di Cardito, nel processo che lo vede imputato per l’omicidio di Vincenzo Pellino, vittima di lupara bianca. Pugno duro, dunque, del Pm della DDA Dottssa Fulco. La sentenza è prevista per il 22 dicembre.

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Era gli inizi di agosto quanto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, a Frattamaggiore, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip partenopeo, nei confronti di Bernardino Crispino, 34 anni, ritenuto dagli investigatori contiguo al clan Pezzella, attivo a Cardito e comuni limitrofi. L’uomo deve rispondere di omicidio volontario in concorso, occultamento di cadavere, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, reati aggravati dalle modalita’ mafiose e finalizzati ad accrescere il prestigio del sodalizio criminale. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, è nata il 14 febbraio scorso, quando la moglie di Vincenzo Pellino, 44enne, affiliato ai Pezzella, denuncio’ ai militari dell’Arma la sua scomparsa. Pellino, per gli investigatori, sarebbe stato ucciso da Crispino, con un complice allo stato non identificato.

Il suo cadavere non è stato sinora trovato. Il 13 febbraio la vittima aveva incontrato l’arrestato nei pressi di un esercizio commerciale di Frattamaggiore e i due si erano allontanati a bordo dell’auto di Crispino. Da quel momento nessuno ha più visto Pellino. Il movente dell’omicidio è un’epurazione interna alla cosca.

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