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Da Napoli ad Ibiza per rapinare un Rolex, Macor condannato ma la pena è sospesa

Da Napoli ad Ibiza per rapinare un Rolex, Macor condannato ma la pena è sospesa
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Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ibiza (Spagna) ha condannato Macor Giuseppe, 30enne napoletano, per una rapina di Rolex commessa nel centro di Ibiza il 18.05.2019 ai danni di una donna spagnola. Subito dopo aver strappato dal polso della donna l’orologio, era scappato a bordo di una motocicletta. C’era un testimone oculare che ha riconosciuto Macor senza ombra di dubbio quale autore della rapina. Il giovane, difeso dall’abogado spagnolo Ascension Joaniquet Larranaga, coadiuvato dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, collegato in videoconferenza insieme al Macor che ha partecipato all’udienza dall’Italia, è stato condannato a sei mesi di reclusione con la pena sospesa.

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Macor Giuseppe è imputato anche per aver commesso una ulteriore rapina di un Rolex Daytona di 26000 euro a Milano.

Milano. Rompono il naso per rubare l’orologio da 30mila euro

Sono stati posti in stato di fermo i due presunti scippatori che ieri pomeriggio in pieno centro a Milano avevano tentato di strappare un orologio Patek Philippe da 30mila euro dal polso di un automobilista a cui avevano rotto il setto nasale con una gomitata. Si tratta di due “trasfertisti” napoletani pregiudicati, il 30enne Paolo C. e il 21enne Giuseppe Macor. I due sono stati bloccati dalla polizia con le valigie pronte in un appartamento di via Monte Penice 14 a Rozzano, nell’hinterland milanese, nell’abitazione di un pregiudicato campano, sotto la quale erano posteggiati i due scooter Honda Sh a bordo dei quali erano fuggiti.

Dopo la violenta tentata rapina con il trucco dello specchietto ai danni di un 47enne che intorno alle 17.30 di ieri stava percorrendo corso XXII marzo a bordo di una Porsche, i due erano riusciti a sfuggire ad un lungo inseguimento, durante il quale, in via Chiesa rossa avevano investito una moto dei “falchi”, facendo rovinare a terra due poliziotti che sono rimasti contusi. Ai due fermati, il figlio della convivente del pregiudicato intestatario dell’appartamento di Rozzano e un suo amico, sono stati trovati gli abiti e i caschi indossati durante il “colpo”. Accusati di tentata rapina aggravata, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente, il 30enne e il 21enne sono stati portati nel carcere di San Vittore.

 

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