Dinnanzi al desiderio di allargare la famiglia di molti italiani, subentra l’intervento del Governo Meloni. Al fine, infatti, di fronteggiare spese e altre problematiche economiche la leader del partito ‘Fratelli d’Italia’ promuove una serie di bonus e agevolazioni.
Le mire del Governo
Il Governo Meloni intende intervenire attraverso una manovra risolutiva. Il piano organizzato ha come fine il riassestamento del tasso di natalità, da troppo tempo ai limiti del prosciugamento. Allo scopo di invogliare le coppie a mettere su famiglia e di rassicurare le famiglie che vogliono allargare il nucleo, il Governo propone un piano ben articolato. I capisaldi del progetto trovano fondamento nella certificazione e attribuzione di alcuni bonus. Per quanto riguarda la distribuzione, un bonus sarà assegnato a coloro che faranno il secondo figlio, mentre per chi ha almeno tre figli verranno concessi, come dichiarato anche dal ministro Leo, una serie di aiuti economici e poi ci sarà il reddito di infanzia. A tutto questo seguirà un automatico taglio del cuneo fiscale.
Bonus per il secondo figlio
Tale bonus ha l’intenzione di incentivare le coppie ad avere un secondo figlio. Grazie al bonus si risolveranno i problemi inerenti alla natalità e le famiglie non si sentiranno oppresse dalle spese gravose del mantenimento. Non sono ancora ben chiare le disposizioni che la ministra della famiglia: Eugenia Roccella, ha ideato per il bonus. Sicuramente tale sostegno andrà a garantire uno sgravio fiscale generale azzerando le spese per il nido.
Il reddito d’infanzia proposto dal Governo Meloni
Affiancata all’ideazione dei bonus per la famiglia è la possibile disposizione di un reddito d’infanzia, poi sostituito dall’assegno di gioventù. Il reddito in questione prevede la somministrazione mensile di una quota alle famiglie aventi dei figli. La somma andrà, poi, a decrescere con l’aumento dell’età. Fino all’età di 6 anni i genitori incasserebbero 400 euro al mese mentre dai 7 ai 27 il reddito d’infanzia si trasformerà nell’assegno di gioventù con l’attribuzione di 250 euro mensili.
