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Non riesce a trattenerla e fa pipì in strada, multa di 3mila euro per un 19enne: “Mamma non lavora”

Non riesce a trattenerla e fa pipì in strada, multa di 3mila euro per un 19enne: "Mamma non lavora"
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Fa la pipì in strada e viene multato per 3mila euro. Questo è accaduto a Manuel, giovane di 19 anni di Ravenna, che mentre stava rientrando da una lunga giornata di stage in un negozio in centro, si è fermato per urinare dietro un bidone perché non riusciva a trattenerla. Proprio in quel momento sono passati gli agenti della polizia locale, che hanno subito multato i due giovani per atti osceni in luogo pubblico.

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Il ‘bisognino’ – riporta Ravenna Today – è costato ben 3333 euro. Soldi che, inevitabilmente, avrebbero avuto un pesante impatto per le due famiglie. Uno di loro, infatti, ha spiegato che la madre ha perso il lavoro e che la somma sia troppo alta. “È giusto per me e Lorenzo ricevere una punizione per quello che abbiamo fatto – ha aggiunto Manuel –  ma se avessero voluto davvero rieducarci potevano farci fare dei lavori socialmente utili. A me sarebbe andato bene. Io quei soldi non li ho, è assurdo. Da dove dovrebbe tirarli fuori un 19enne 3000 euro? Sento che questo potrebbe davvero rovinarmi, è un debito enorme che ho con lo Stato. Mia mamma sta peggio di me, e io non voglio assolutamente che tutto questo ricada su di lei economicamente. Dev’essere data la possibilità di avere un’alternativa, servono più bagni pubblici in centro se non vogliamo più che queste cose succedano».

Le parole della madre

«È giusto punirli, hanno sbagliato e devono pagare – ha aggiunto la mamma – ma 3333 euro non è una cifra sostenibile, nè per mio figlio che a soli 19 anni quei soldi non può averli, nè per me che per colpa del Covid ho perso il lavoro. Così si puniscono solo le famiglie già in difficoltà, che stanno uscendo adesso dalla situazione portata dal lockdown. La multa dev’essere proporzionata, 3000 euro per una pipì fatta dietro a un bidone, quando l’alternativa di un bagno pubblico non c’è, non lo è. La sanzione si può anche pagare a rate in tre mesi, quindi circa 1100 euro al mese: praticamente uno stipendio, e io non ne ho più uno. Ho anche dovuto assumere un avvocato per cercare di fare ricorso, ma non so come lo pagherò. Così ci rovinano la vita a me e a mio figlio, lui dopo quello che è successo non è uscito per due settimane perchè era troppo giù di morale».

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