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Perché il mare è inquinato in Campania, la mappa di tutti gli scarichi realizzata dall’Arpac

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L’Arpac ha completato il censimento degli scarichi costieri in Campania. Sono 475 le possibili fonti di impatto sulla qualità delle acque, classificate in dieci categorie ed evidenziate su una mappa interattiva consultabile sul sito web dell’Agenzia. Si tratta di un database esaustivo che traccia gli scarichi in mare di acque reflue e altre tipologie di apporti.

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Questo strumento sarà utile, in caso di fenomeni di inquinamento che dovessero interessare le acque di balneazione, principalmente alle amministrazioni comunali, ma anche ai gestori degli impianti di depurazione. Gli enti e i privati potranno avere così un quadro più chiaro e immediato delle possibili cause di contaminazione presenti nell’area. In seguito potranno adottare le necessarie misure di rimozione.

IL DATABASE GEOREFERENZIATO

Il database georeferenziato è curato dalla Unità Operativa Mare dell’Agenzia diretta da Lucio De Maio. Coordinamento affidato al referente tematico Elena Piscitelli e il supporto dei dipartimenti affidato alle province costiere. Il database contiene sia la localizzazione che la caratterizzazione degli scarichi.

Gli scarichi sono suddivisi in dieci categorie contraddistinte da una scala di colori, dal rosso al grigio, che ne indica i decrescenti livelli di impatto. Censiti, in particolare, gli scarichi privi di depurazione lungo la costa, quelli privi di depurazione convogliati in condotte sottomarine, gli scarichi di impianti di depurazione costiera, quelli di impianti di depurazione convogliati in condotte sottomarine. Indicati, inoltre, i tubi di troppo pieno di collettori fognari e di impianti di sollevamento, le foci dei corsi d’acqua e gli apporti pluviali.

LA SITUAZIONE DEGLI SCARICHI DI MAGGIO 2020

I dati implementati in un Sistema informativo territoriale e pubblicati su una mappa interattiva sul sito Arpac all’indirizzo https://www.arpacampania.it/web/guest/1612. Le informazioni, che attualmente rispecchiano la situazione a maggio 2020, saranno periodicamente aggiornate.

LE PAROLE DEL DIRETTORE DELL’ARPAC

“Si tratta di un lavoro che ha una finalità non soltanto conoscitiva. In realtà l’Agenzia, durante la consueta campagna di monitoraggio condotta nel corso della stagione balneare, riscontra talvolta fenomeni, anche temporanei, di inquinamento che interessano le acque di balneazione e ne condizionano la fruibilità. – ha spiegato il direttore generale Arpac Stefano Sorvino – In un’ottica di collaborazione tra enti, la mappatura degli scarichi permette di risalire più agevolmente alle possibili cause di contaminazione e di intervenire rapidamente per superarle”.

CONSULTA LA MAPPA DEGLI SCARICHI

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