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Marcia a Crispano per Raffaele morto sul lavoro, il padre: “Se non avrò giustizia mi darò fuoco”

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Giovedì sera, 7 settembre, a Crispano si è tenuta una marcia per chiedere giustizia per la vicenda di Raffaele Vergara. Il ragazzo, a soli 20 anni, è morto mentre lavorava in fabbrica, un’azienda di Frattamaggiore, stritolato da una macina.

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Oltre ai familiari, tra cui il padre e la madre della vittima Antonio e Cinzia, erano presenti anche le istituzioni. C’era infatti il sindaco Michele Emiliano, il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. E ancora, il Consigliere comunale di Crispano Antonio Frezza; Giovanni Sabatino Consigliere Federale Nazionale dei Verdi e l’attivista del Sole che Ride Rosario Pugliese. Ad un certo punto della marcia, il sig. Antonio Vergara padre della vittima, ha urlato, tra le lacrime, che se non avrà giustizia per il figlio si dara fuoco.

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Raffaele è morto stritolato da una macchina che non avrebbe proprio dovuto maneggiare. Non si può morire così, non si può morire sul lavoro. Queste stragi vanno fermate.  Chiediamo giustizia per Raffaele e per tutte le vittime del lavoro. Controlli e sicurezza non devono più essere un optional.”- ha dichiarato Borrelli.

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