De Magistris: “Non c’è chiarezza nei numeri’, il sindaco di Napoli interviene a sostegno del conduttore di Non è l’Arena in merito alle polemiche sorte dopo la trasmissione della scorsa domenica, in cui si sono approfonditi i numeri dei posti letto di terapia intensiva dichiarati dalla Regione Campania”.
Massimo Giletti imbraccia lo scudo e respinge al mittente le accuse di “sciacallaggio mediatico” e l’ipotesi di querela. “L’insulto è pesante, ne va della credibilità del programma, e voglio rispondere. Nel 2019 De Luca dice che nel piano regionale ci sono 621 posti in Terapia Intensiva, un anno dopo dice che sono 320. Io chiesi se i primi erano ideali cioè programmati o se esistevano cioè erano reali. Non ho dato nulla di assoluto, ho posto domande da giornalista”. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si schiera con Giletti. “Se De Luca la querela, mi inserisca tra i querelati. Non c’è chiarezza sui numeri, a oggi possiamo dire che quelle Terapie non ci sono, ma sono attivabili cioè stai dicendo a un paziente che quel posto letto in realtà non esiste, però serve a far cambiare il colore della Regione”.
Massimo Giletti contro De Luca
Ma Massimo Giletti è on fire su De Luca e smentisce il comunicato della Regione Campania punto per punto partendo dai 163,8 milioni di euro di fondi del Governo erogati a favore della Campania che però, secondo la Regione, non sarebbero arrivati. Giletti ha scoperto che la cifra arrivata nelle casse controllate da Vincenzo De Luca è molto, molto più alta. 178 milioni per ristori e mancati tributi, 120 milioni di euro per la chiusura di un contenzioso, quasi 30 milioni per anticipi liquidità e circa 46 milioni per sospensione mutui. In totale lo Stato ha erogato alla Campania 621 milioni più i famosi 246 milioni di fondi confermati anche da Palazzo Santa Lucia. Il giornalista-conduttore di “Non è l’Arena” ha dato l’affondo.
“Ho scoperto che quando lo Stato stanzia un finanziamento è come se fosse già nella disponibilità della Regione. Non sono soldi promessi, sono reali. Al MEF mi hanno detto che è come se quella cifra fosse già nella disponibilità. Quindi i finanziamenti dati a De Luca non sono 246 milioni ma 621 più i 163 che mancherebbero all’appello. De Luca non dice la verità!”.
Il Vice Ministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri, non solo conferma i numeri, ma aggiunge che sono state stanziate altre risorse minori e Giletti si infervora. “Di fronte a queste cifre, De Magistris cosa pensa? La politica gioca sulla pelle dei cittadini? Racconta che la Protezione civile e lo Stato non hanno fatto il loro dando solo 246 milioni e invece sono molti di più! De Luca, lo sceriffo… è solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo, invece di darmi dello sciacallo, dia i numeri corretti. Vi sono arrivati oltre 780 milioni di euro non 246! Credo che De Luca dovrà fare una bella rettifica”.
Massimo Giletti è poi passato alla querelle sugli ospedali modulari. “Con posti pronti e disponibili, detta così significa tutto e niente”. Un servizio della trasmissione dimostra che gli ospedali Covid o funzionano per un terzo o fungono da deposito per i respiratori nuovi inusati, mentre tante famiglie denunciano che i propri cari muoiono senza la dovuta assistenza nei nosocomi tra Caserta, Napoli e Salerno. Immagini che fanno promettere al Vice Ministro Sileri un’ispezione. “Sicuramente servirà una verifica. Se si dice che ci sono 24 posti letto, questi devono essere effettivi. Non è logico che non ci sia posto per gli attacchi dei respiratori, c’è da verificare. Con i numeri non si scherza perché in questo modo si leva un posto letto non Covid a chi ha un’altra patologia per renderlo Covid”.
Giletti è molto colpito dal cinismo della situazione e per rendere l’idea e svegliare le coscienze, dà il classico pugno nello stomaco. “Lo sapete come si muore di Covid? Per insufficienza respiratoria acuta, per soffocamento. Un respiratore è vita, un ventilatore è vita, un posto di Terapia sub intensiva è vita, e se uno gioca su questi numeri deve assumersene la responsabilità. Ci hanno impedito di entrare in quegli ospedali modulari, noi lo vogliamo fare, lo dobbiamo ai cittadini campani! Non è da Stato di diritto che i medici o gli infermieri campani rilascino dichiarazioni solo a volto coperto o voce distorta. In Campania c’è una oggettiva difficoltà a reperire informazioni”.
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