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Matteo Messina Denaro, l’appello di Piera Maggio: “Lui sa dov’è mia figlia Denise”

L'appello al boss: "Chiedetegli di Denise"
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Dopo l’annuncio dell’arresto di Matteo Messina Denaro, latitante da trent’anni, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori della piccola Denise Pipitone, lanciano l’appello per il boss: “Chiedete a lui“. “Chiediamo allo Stato italiano, ai magistrati che se ne prenderanno carico. Dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss Matteo Messina Denaro, qualcuno cortesemente chieda al boss, se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise? Grazie” così i genitori della piccola scomparsa a Mazzara Del Vallo nel 2004 lanciano l’appello.

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L’appello al boss per Denise

Denise Pipitone non torna a casa dal 1 settembre del 2004, sono state tante le piste e gli indizi analizzati in questi lunghissimi 19 anni d’attesa. Nessuna delle ipotesi seguite in questi anni ha però riportato la piccola Denise a casa. Instancabili in quest’anni i due genitori, Piera Maggio e Pietro Pulizzi. Tra programmi tv, lotte contro l’archiviazione e serie tv i due continuano a tenere vivo il ricordo della piccola Denise e la speranza del suo ritorno.

Alla notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro i genitori di Denise hanno richiesto allo “Stato” di chiedere all’ex latitante notizie sulla scomparsa. Dalle indagini svolte in questi anni non sono mai emerse palesi associazioni in ambito mafioso, ma a Piera Maggio preme che non sia tralasciato nessun indizio e nessuna possibilità di ritrovamento. La speranza di una madre non si arresta mai e Piera spera che il boss, che gestiva da anni il “triangolo” vicino Mazzara Del Vallo (luogo della scomparsa), possa avere notizie su Denise.

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