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Maturità 2024, annunciate le materie della seconda prova: greco al classico, matematica allo scientifico

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Appuntamento al 19 giugno con l’inizio degli esami di maturità nelle scuole, con gli studenti che siederanno ai banchi dalle ore 8:30 in occasione dell’inizio della prima prova, il tema di italiano.

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha pubblicato l’ordinanza con le materie della seconda prova della Maturità 2024. “L’esame di Stato si svolgerà in continuità con le modalità stabilite per lo scorso anno”, ha spiegato. Ma “quest’anno – ha aggiunto – i maturandi e le loro famiglie potranno contare anche sul supporto dei docenti orientatori che potranno aiutarli a compiere scelte consapevoli, alla luce delle inclinazioni dei ragazzi e dell’offerta formativa successiva, università o Its, ma anche dell’offerta occupazionale del territorio”.

Maturità 2024, l’elenco delle materie della seconda prova scuola per scuola

Di seguito, l’elenco delle materie della seconda prova d’esame scuola per scuola:

LICEI: Greco per il Liceo classico; Matematica per il Liceo scientifico, anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 3 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

ISTITUTI TECNICI: Economia aziendale per l’indirizzo «Amministrazione, Finanza e Marketing» (Economia aziendale e Geo-politica nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”) e Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Topografia per l’indirizzo «Costruzioni, Ambiente e Territorio»; Sistemi e reti per entrambe le articolazioni dell’indirizzo «Informatica e Telecomunicazioni»; Progettazione multimediale nell’indirizzo «Grafica e comunicazione»; Trasformazione dei prodotti per l’articolazione «Produzioni e trasformazioni» degli Istituti agrari (Viticoltura e difesa della vite per l’articolazione «Viticoltura ed enologia»).

Come funziona l’esame di maturità: voti e prova scritta

La prova d’esame in quanto tale pesa per il 60 per cento sul risultato finale. Fatto 100, ossia il punteggio massimo, le due prove scritte e quella orale valgono 20 punti ciascuna, mentre dal triennio i maturandi si portano dietro un tesoretto pari al massimo a 60 credit accumulati (equivalenti a una media di voti in pagella fra il 9 e il 10). Le commissioni sono miste (tre commissari interni e tre esterni più il presidente anch’egli esterno). I test Invalsi di italiano matematica e inglese sono obbligatori ma non pesano sul voto finale di Maturità.

Il tema si artica in tre tipologie: tema di letteratura (due tracce), tema argomentativo (tre tracce) e tema di attualità (tre tracce). I due temi di letteratura vertono su brani di prosa o poesia del periodo dall’Unità d’Italia a oggi. Le sette tracce possono fare riferimento agli “ambiti artistico, letterario, filosofico, storico, scientifico, tecnologico, economico e sociale”. In particolare, da quando la commissione presieduta dal linguista Luca Serianni ha cancellato il tema di storia con relativo strascico di polemiche, la storia è diventata un argomento trasversale a più tracce.

La prova orale

Il colloquio, dopo l’esperimento delle buste tipo quiz tv volute dall’ex ministro Bussetti, dal 2020 in poi si articola più o meno sempre allo stesso modo. La commissione propone al candidato di analizzare un testo o una foto, un quadro, un grafico o una tabella: scopo di questi materiali scelti dai commissari in base al programma svolto durante l’anno è verificare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale.

Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e le competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica. La commissione tiene conto anche delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.

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