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Scarcerato il ‘re delle evasioni’, Max Leitner riuscì a sfuggire ben 5 volte

Scarcerato il 're delle evasioni', Max Leitner riuscì a sfuggire ben 5 volte
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Ad alcune settimane di distanza dal suo arresto Max Leitner è stato scarcerato. Il tribunale del riesame, infatti, concede gli arresti domiciliari al “re delle evasioni”. Gli avvocati difensori dell’uomo intendono chiedere il patteggiamento. Contestano anche attraverso una perizia eseguita dall’esperto d’armi ed ex giudice Edoardo Mori, che la pistola sequestrata a Leitner, una P38, si possa considerare arma da guerra. Il 62enne venne arrestato, lo scorso 17 settembre, assieme ad un austriaco di 59 anni. Entrambi trovavano in auto con lui in zona industriale a Bolzano.

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LE ARMI DEL RE DELLE EVASIONI

Due ore prima, proprio dalla loro auto erano stati esplosi due colpi di pistola verso l’auto di una prostituta, che si trovava poco distante. La donna, rimasta illesa, aveva dato l’allarme e così la polizia si era messa alla ricerca di un suv Mazda, rintracciato poco distante, con a bordo Max Leitner ed il suo amico.

Nell’auto la polizia aveva trovato e sequestrato anche un fucile con il silenziatore, numerose munizioni, un coltello ed un taser. I due uomini erano stati arrestati per detenzione illegale di armi e resistenza a pubblico ufficiale.

LA CARRIERA CRIMINALE

La storia di Leitner sembra uscita da un romanzo. Catturato nel luglio 2003 a San Giorgio di Brunico in Alto Adige, riuscì una prima volta a fuggire dal carcere. Poi assaltò un furgone portavalori e venne di nuovo rinchiuso ma fuggì ancora. Giunto al confine di Prato alla Drava in Alta Val Pusteria, si consegnò alla polizia italiana affermando “le carcere austriache sono medioevali, meglio stare in un carcere italiano“.

Portato in una cella della struttura di Bolzano, Leitner evase ancora, calandosi dalla finestra sfruttando il classico metodo delle lenzuola annodate. Nel luglio del 2003 era venne individuato dopo le indagini per la rapina da 32mila euro messa a segno ad una banca di Molini di Tures (Valle Aurina). Leitner venne catturato nel corso di una vasta battuta (cento uomini delle forze dell’ordine con l’ausilio di elicotteri) dopo essersi nascosto all’intero di un campo di mais a pochi chilometri dall’abitato di Brunico. Segregato a Gleno, riuscì a fuggire, l’ennesima cattura in Marocco.

 

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