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Maxi rogo a Giugliano nella notte, la “vendetta” dei rom dopo il blitz

Rogo Giugliano
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“Questa è la risposta di un manipolo di delinquenti ai controlli attuati dalle forze dell’ordine. Ho allertato persino l’Esercito ma da soli non ce la facciamo. Questo è un atto di guerra verso lo Stato. Il Governo vuole ancora far finta di nulla? Ad un’azione del genere serve una risposta dello Stato dura, decisa, immediata. Qui non si respira…”. È quanto scrive sui social il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, postando anche la foto di alcuni roghi di rifiuti che si sono verificati nella serata di ieri alla periferia di Giugliano.

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Le parole del primo cittadino fanno riferimento ai controlli avvenuti nella mattinata di ieri al campo rom di Giugliano (qui l’articolo) dove, tra le altre cose, sono state sequestrate 53 auto e rinvenuti centinaia di metri di rame. Dopo il blitz, in via Carrafiello erano stati accatastati dei rifiuti pronti per essere bruciati. L’intervento delle forze dell’ordine aveva però, almeno in un primo momento, scongiurato il rogo. A renderlo noto era stato proprio il sindaco Nicola Pirozzi che in un post pubblicato su Facebook scriveva: “Dopo il blitz di stamattina ad opera dei carabinieri e della Polizia metropolitana al campo Rom di Giugliano, guarda caso era già pronta una montagna di rifiuti da bruciare proprio in via Carrafiello. Ce lo aspettavamo. Appena ricevuta l’informazione mi sono messo all’opera ottenendo immediatamente l’intervento della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti per una bonifica urgente prima che fosse appiccato il fuoco e quella spazzatura diventasse fumo e diossina per i nostri polmoni”.

 

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