Home Cronaca Mazzata per Cesare Pagano, il boss degli Scissionisti resta al 41bis

Mazzata per Cesare Pagano, il boss degli Scissionisti resta al 41bis

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E’ un duro colpo quello inferto dal Ministero della Giustizia a Cesare Pagano, boss e leader indiscusso degli Scissionisti. Prorogato per il vertice degli ‘spagnoli’ il regime detentivo al 41 bis. In aggiunta prorogato il regime di isolamento per altri due anni. Lo riporta Il Roma. Sulla testa di Cesarino pendono ben ventidue accuse di omicidio: tutti consumati tra la prima e la seconda faida di Scampia. Eppure il capo del clan degli Scissionisti di Secondigliano fino ad ora non ha rimediato neppure una condanna
definitiva all’ergastolo. L’ultima volta che è scmpato al carcere a vita è stato relativamente al triplice omicidio Maisto-Irollo-Matrullo.

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La strategia difensiva che ha fatto evitare l’ergastolo al boss Pagano

Il giudizio, celebrato con la formula del rito abbreviato, si è dunque concluso con un clamoroso colpo di scena. Fondamentale la strategia portata avanti dal difensore di Pagano, il penalista Domenico Dello Iacono, riuscito nell’intento dell’assorbimento dell’aggravante deimotivi abietti e futili in quella della finalità mafiosa; l’assorbimento della detenzione d’arma nell’accusa di porto e il riconoscimento delle attenuanti generiche equivalenti sulle aggravanti. Ieri la nuova decisione per il boss che, insieme a Raffaele Amato, dichiarò guerra al boss Paolo Di Lauro inaugurando la prima faida, quella scoppiata nel 2004. Quella da centinaia di morti lasciati per terra dalla furia omicida della camorra.

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