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Melito, via libera del Consiglio alle linee guida del Piano Casa e alle aree per la stazione della metropolitana

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Consiglio comunale “sprint”, rispetto alle ultime sedute, quello tenutosi questa sera nell’aula consiliare di via Salvatore Di Giacomo. All’ordine del giorno vi era la messa ai voti della non competenza dell’Assise di dettare le linee guida del cosiddetto Piano Casa, il regolamento per la salvaguardia dei prodotti agroalimentari locali e l’atto di indirizzo per la disposizione di aree di parcheggio e aree verdi nelle adiacenze della futura fermata della metropolitana di via delle Margherite.
Un consiglio comunale a cui si è arrivati con non poche polemiche dopo la querelle e la “battaglia” a suon ti protocolli tra il sindaco Antonio Amente e il presidente del Consiglio, Nunzio Marrone: premesse “infuocate” per un consesso civico che ha riservato i suoi momenti di scontro.
I 21 consiglieri presenti hanno innanzitutto discusso in merito alle competenze del Consiglio di dettare le linee guida del cosiddetto Piano Casa. Su stessa ammissione del sindaco Antonio Amente, come asserito dal capogruppo Pd, Venanzio Carpentieri, nel precedente consiglio comunale, e con tanto di complimenti all’ex primo cittadino, il provvedimento non rientrerebbe nei “poteri” e nelle competenze del consesso civico.
È lo stesso Carpentieri ad intervenire sul punto all’ordine del giorno, evidenziando l’assenza in aula del titolare della delega Antonio Gison e attribuendo a una “spaccatura” in maggioranza tra “due correnti di pensiero” la confusione sul punto negli ultimi due consigli comunali. Il provvedimento, messo ai voti, passa con parere favorevole della maggioranza.
A presentare all’aula il secondo punto all’ordine del giorno è stato il Vicesindaco Luciano Mottola che si è detto entusiasta ed orgoglioso di proporre un regolamento per la salvaguardia dei prodotti agroalimentari locali, troppo spesso, in passato, “scippati” dai comuni limitrofi. Una proposta su cui ha chiesto un voto unanime, non trovando però, dai banchi dell’opposizione, parole altrettanto entusiastiche.
A gelare il Vicesindaco è stato l’ex fascia tricolore Carpentieri che ha evidenziato “refusi” nel testo del regolamento. Evidenti i riferimenti alla Regione Veneto: non solo per due articoli che sanciscono provvedimenti di competenza esclusiva di un ente regionale, ma per la stessa dicitura “Regione Veneto” lasciata nel corpo della proposta.
Un errore che ha suscitato stupore anche tra i banchi della maggioranza. Lo stesso sindaco ha appoggiato il ritiro del punto – su proposta del consigliere Agostino Pentoriero – poi avallata da Mottola il quale si è assunto le responsabilità per l’errore.
Nel valzer delle responsabilità ne ha fatto le spese anche la segreteria comunale, incalzata da Antonio Amente e pubblicamente redarguita. A lei è poi giunta la solidarietà del consigliere di Melito Adesso, Lello Caiazza.
A consiglio comunale terminato è poi giunta una comunicazione del vice sindaco Mottola che ha così spiegato l’accaduto: “Quanto accaduto questo pomeriggio è grave ed i consiglieri di minoranza hanno avuto ragione nel far notare l’errore. Come assessore mi assumo la totale responsabilità del rinvio del punto all’ordine del giorno, ma è opportuno chiarire come sono andati fatti per non correre il rischio di arrivare a conclusioni facili ma completamente lontane dalla realtà”. 
“Il regolamento presente in cartellina e discusso in aula – ha continuato – non corrisponde a quello da me presentato e corredo della proposta di delibera a mezzo mail il 31 ottobre alle ore 14:23 alla Segretaria Generale dell’Ente. come si può facilmente constatare nella mail immediatamente inoltrata al termine dell’Assise a tutti i consiglieri comunali, al sindaco ed alla stessa segretaria. 
Da qui si evince che l’errore sia dipeso da eccessiva superficialità di chi è stato chiamato in causa per la presentazione degli atti e non certo mie” ha concluso.
L’assemblea si è poi conclusa con la discussione dell’atto di indirizzo per la realizzazione nelle aree di cessione presenti nelle adiacenze della futura stazione della metropolitana di spazi da destinare a parcheggi e aree verdi.
La proposta, nonostante le richieste di chiarimento dei consiglieri Caiazza e Carpentieri, passa con i voti della maggioranza. I gruppi di minoranza, invece, si sono astenuti.
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