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Messa a Casalnuovo per Messina Denaro, il parroco chiede scusa. Sequestrata una parte della Chiesa

Messa a Casalnuovo per Messina Denaro, il parroco chiede scusa. Sequestrata una parte della Chiesa
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Giovedì 28 ottobre alle 9,30 è stato organizzato un presidio all’ingresso della Parrocchia Licignano- Maria SS Annunziata per protestare contro la vergogna della messa per il boss di mafia Matteo Messina Denaro.
Il parroco Padre Tommaso Izzo infatti aveva deciso di celebrare nella serata di mercoledì una messa per il boss sanguinario di mafia Matteo Messina Denaro e di pubblicizzare l’evento sui social. Molti cittadini avevano protestato però il parroco ha fatto retromarcia e ha annullato la funzione “per prudenza pastorale” pur rivendicando la scelta che sarebbe stata richiesta da un suo fedele. La chiesa proprio stamane è stata in parte sequestrata dal comune di Casalnuovo per difformità edilizie.

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“Il parroco chiede scusa a tutti per quanto accaduto”. L’annuncio è comparso sulla pagina Facebook della parrocchia Licignano – Maria SS. Annunziata di Casalnuovo, in provincia di Napoli, poco dopo le 13, poche ore dopo che don Tommaso Izzo, il sacerdote che gestisce la chiesa, è stato letteralmente sommerso dalla critiche di tantissimi fedeli che protestavano contro la decisione di celebrare una messa in memoria di Messina Denaro

Dichiarazione del Sindaco di Casalnuovo di Napoli, Massimo Pelliccia:

“Ho appreso questa mattina dell’ aberrante intenzione di un parroco di celebrare una messa in suffragio per Matteo Messina Denaro. Una cosa assurda, inaccettabile, vergognosa. Siamo intervenuti prima con la nostra #PoliziaLocale e successivamente allertando il vescovo di questa follia. Mai e poi mai avrei consentito che nella città da me amministrata si celebrasse una messa per un mafioso: un esecutore ed un mandante di crimini atroci ed omicidi. Eravamo pronti ad intervenire anche con un’ordinanza per impedire questo scempio. La “messa” é stata annullata ma continueremo a vigilare sulle attività di questo parroco e chiederemo al vescovado di Acerra di adottare opportuni provvedimenti. La mia é una città dove la camorra si combatte con denunce ed atti concreti e dove il muro di omertà é stato abbattuto grazie al coraggio di imprenditori, famiglie e di quest’amministrazione che non ha mai abbassato la guardia”.

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