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Minaccia personale dell’Asl con un coltello a Secondigliano, arrestato Fabbricini: era irreperibile da giorni

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Si è ripetuto. Ma anche questa volta ad attenderlo vi erano gli uomini del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) che lo hanno arrestato. Minacce, possesso di arma bianca e resistenza a pubblico ufficiale, queste le accuse a carico di Gennaro Fabbricini prontamente ammanettato dagli uomini della squadra investigativa ed operativa del commissariato locale (coordinati dall’ispettore Luca Boccia). Fabbricini, considerato da alcune informative come un soggetto altamente pericoloso, è stato subito bloccato dai ‘fantasmi’ (come vengono chiamati gli uomini dell’investigativa di Secondigliano) allarmati dalla scomparsa da giorni dell’uomo. Fabbricini non è nuovo a questo genere di ‘imprese’: due mesi infatti l’uomo, conosciuto nel quartiere con l’appellativo di ‘pesciolino’, si barricò sempre nel centro di salute mentale puntando la pistola contro un’infermiera di turno nella struttura di via della ferrovia.

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La dottoressa insieme ad un’infermiera, riuscì a scappare e rinchiudersi in una stanza in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, immediatamente allertate dai sanitari del presidio e giunte rapidamente al centro psichiatrico dove riuscirono a bloccare l’uomo. Fabbricini, molto conosciuto nel quartiere, secondo alcune indiscrezioni filtrate, potrebbe avere fornire informazioni rilevanti sulla morte di Salvatore Tramontano, l’uomo tramortito a morte con un fendente alla testa in piazza Zanardello, nel centro storico di Secondigliano.

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