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“Molte donne violentate dai soldati di Mosca”, la denuncia del ministro degli Esteri ucraino

De Luca critica la scelta del governo italiano in merito al rifornimento di armi all'Ucraina httpsinternapoli.itde-luca-draghi-ucraina-russia-armi-guerra
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Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di “terrore nucleare”. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) afferma che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”.

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La notte scorsa Kiev ha tentato una provocazione vicino alla centrale, dichiara il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall’esercito russo. “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi – ha detto al canale televisivo N1 -, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraina, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale. Intanto gli operai all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, “stanno lavorando sotto la minaccia delle armi”. Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio.

Guerra Ucraina-Russia, Putin: “Non peggiorare situazione con altre sanzioni”

Nel nono giorno della guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, Vladimir Putin torna a parlare alla nazione assicurando di “non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti”, ma ‘consigliando’ all’Occidente di “peggiorare la situazione”. “Io consiglierei di non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione. N oi continueremo a rispettare i nostri obblighi”, ha detto il presidente russo in un discorso trasmesso dalla televisione russa, tornando a difendere l’attacco all’Ucraina come un’azione difensiva, una risposta “ad azioni negative di altri Paesi verso la Russia”. “Credo – ha concluso il presidente russo – che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente”.

 

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