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Morte della piccola Diana, via libera ai funerali della bimba morta di stenti

Morte della piccola Diana, via libera ai funerali della bimba morta di stenti
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Diana seduta sul lettone. Diana in mezzo ai palloncini rosa. Diana con un’ampia gonna da principessa rosa, come il cerchietto con fiocco che ha sulla testa. È l’unica immagine di Diana Pifferi, la bambina di 18 mesi morta di stenti, dopo sei giorni passati nel lettino, dentro una casa vuota, un bilocale di 50 metri quadrati al primo piano di una casa di corte in via Parea, a Ponte Lambro, estrema periferia di Milano. È la stessa bambina lasciata sola e ritrovata mercoledì mattina dalla stessa madre che se ne era andata senza di lei: immobile, con la canottierina gialla con i fenicotteri disegnati sopra, e il pannolino buttato fuori dalla culla. La foto è stata appesa al cancello, tra i palloncini e i peluche lasciati dai vicini, sulla coccarda funebre che segnala che «il giorno e l’ora dei funerali verranno comunicati in seguito».

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La Procura di Milano ha dato il nullaosta alla sepoltura della bambina, mentre la madre Alessia Pifferi resta in carcere, accusata di omicidio volontario pluriaggravato nelle indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Francesco De Tommasi. L’atto della Procura, dopo l’autopsia che si è svolta martedì, consente di fissare e celebrare le esequie. Intanto, per il 1° agosto sono stati fissati gli accertamenti irripetibili sul contenuto del flaconcino di «En» ritrovato nell’appartamento di via Parea, per verificare che si tratti davvero di benzodiazepine, e sul latte rimasto nel biberon ritrovato vicino a Diana per appurare se vi siano tracce del potente tranquillante, che la madre potrebbe averle fatto assumere.

E per verificare, inoltre, se vi sia o meno il Dna della bimba sul beccuccio del biberon. Gli esiti completi degli esami autoptici, invece, dovrebbero essere a disposizione degli inquirenti nel giro di 60 giorni. La madre Alessia Pifferi è rientrata a casa dopo aver lasciato sola la bambina per 6 giorni: la piccola era già deceduta da un giorno. Cinque dunque i terribili giorni di agonia della piccola , a 30 gradi nella casa con le finestre sbarrate.

 

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