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Morte di Alessandro Cascone a Gragnano, si scava nel cell e pc per trovare i messaggi di minacce

Alessandro morto suicida a Gragnano, s'indaga sulla pizza con gli amici e l'ex fidanzatina
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Partiti gli accertamenti su cellulari e pc in dotazione ad Alessandro Cascone, il 13enne di Gragnano morto lo scorso 1 settembre dopo un volo dal quarto piano della sua abitazione di via Lamma e del quale si sono celebrati ieri i funerali al chiostro di Sant’Agostino, nella stessa cittadina nella periferia Sud di Napoli dove è stato proclamato il lutto cittadino.

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I carabinieri che conducono le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata (Procuratore Generale Nunzio Fragliasso), verificheranno se all’interno dei dispositivi elettronici utilizzati da Alessandro siano presenti messaggi il cui contenuto possa in qualche modo eventualmente rinforzare l’ipotesi che il ragazzo abbia deciso di porre fine alla sua vita perchè minacciato o pressato. vittima, insomma, di presunti atti di bullismo e cyberbullismo. Le risultanze delle verifiche dovrebbero arrivare tra una settimana o al massimo 10 giorni. A rappresentare la famiglia di Alessandro Cascone sono gli avvocati Giulio Pepe  Mario D’Apuzzo. 

A essere indagati per istigazione a suicidio 6 ragazzi, due dei quali maggiorenni – che già in passato avrebbero aggredito giovanissimi – e 4 minorenni tra cui l’ex fidanzata di Alessandro che avrebbe avuto un ruolo tutt’altro che marginale in questa triste storia. Al momento gli avvocati della famiglia si mantengono abbottonati sulle indagini e anche dalla Procura vige il massimo riserbo.

Progetti per i giovani

I genitori di Alessandro Cascone, la mamma Katia Buonopane, avvocato civilista e il papà Aniello Cascone, imprenditore del settore della moda, stando a quanto trapela, sono intenzionati a trasformare l’incommensurabile dolore per la perdita del loro unico figlio in opportunità per i giovani. Allo studio, l’idea di sviluppare e sostenere progetti sportivi e sociali che coinvolgano i giovanissimi che troppo spesso passano le giornate dinanzi a pc e smartphone assorbiti da un modo con mille e, a volte, incontrollabili variabili.

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