Home Cronaca Morte di Davide Astori, il medico del Napoli: “Sconfitta della medicina”

Morte di Davide Astori, il medico del Napoli: “Sconfitta della medicina”

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La morte di Astori ha sconvolto il mondo del calcio. Nessuno riesce a spiegarsi come sia potuto accadere che un giocatore perda la vita così all’improvviso. A dare una spiegazione è il medico sociale del Napoli Alfonso De Nicola. Ha rilasciato alla rivista Informare alcune dichiarazioni sulla morte di Davide Astori, il capitano della Fiorentina venuto a mancare lo scorso 4 marzo durante il sonno. “Non sappiamo di preciso i risultati dell’autopsia, ma una cosa è certa: un professionista è venuto a mancare. Fortunatamente succede meno in Italia, perché qui abbiamo normative rigorose. In ogni caso: anche la morte di Astori è un insuccesso della medicina- In Campania siamo già stati capaci di prevenire patologie ben più gravi. Questa Regione è la prima ad aver cominciato a studiare le motivazioni di un aumento esponenziale del numuero di malati di cancro. Io ho cercato di riportare questo modello nel mondo del calcio.
«Dobbiamo studiare e capire perché succede. Dobbiamo fare prevenzione partendo dalle patologie più gravi». Eppure è sempre possibile uno sforzo per cercare di far meglio: «Bisogna saper indirizzare la ricerca verso le direzioni giuste – continua il medico sociale azzurro ai microfoni di radio Kiss Kiss-, sono anni che lavoriamo sul dna e spingiamo per il passaporto ematico». In ogni caso De Nicola è sicuro che i controlli base di routine siano stati fatti secondo i regolamenti vigenti: «I controlli cardiaci ai calciatori sono semestrali, e quelli ematici accadono ogni tre mesi, tranne casi particolari. La legge prevede l’idoneità medico-sportiva agonistica ogni anno attraverso una prova da sforzo e un ecocardiogramma, che escludono le patologie più grosse ma non quelle subdole, genetiche».

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