Home Cronaca Morte di Silvio Berlusconi, l’ex Cavaliere si arrende alla malattia cronica

Morte di Silvio Berlusconi, l’ex Cavaliere si arrende alla malattia cronica

Morte di Silvio Berlusconi, l'ex Cavaliere si arrende alla malattia cronica
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Silvio Berlusconi era stato ricoverato venerdì scorso per accertamenti già programmati legati alla leucemia mielomonicitica cronica di cui soffre da due anni. Stamattina, invece, è morto al San Raffaele. I familiari erano arrivati intorno alle 9:30, a distanza di pochi minuti, entrando nella struttura dall’ingresso di via Olgettina 60 a bordo delle proprie auto.

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LA VITA DI BERLUSCONI

Era figlio di un funzionario di banca, laureatosi in giurisprudenza, iniziò la sua attività imprenditoriale nel settore edilizio e immobiliare. Berlusconi nel 1961 fondò la società Cantieri Riuniti Milanesi S.p.A. e nel 1963 la Edilnord. Tra il 1969 e il 1976 delineò il progetto e giunse alla realizzazione di due quartieri residenziali di concezione moderna, Milano 2 e Milano 3.

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Ben presto avviò la diversificazione delle sue attività, che furono nel corso degli anni raggruppate in gran parte sotto il controllo di Fininvest. Società costituita nel 1978 sotto la sua presidenza.

LA TV BERLUSCONIANA

All’inizio degli anni Ottanta entrò nel settore televisivo, rilevando e trasformando la tv via cavo di Milano 2 nella prima televisione commerciale nazionale alternativa al servizio pubblico. Nacque così Canale 5 a cui veniva affiancata Publitalia, la relativa concessionaria di pubblicità. Al successo di Canale 5 seguì l’acquisizione di altre due reti: Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984).

Le tre televisioni diedero vita a un network nazionale in grado di competere direttamente con la Rai. Nel 1991 con la conquista da parte della Fininvest della quota di maggioranza della Arnoldo Mondadori, Berlusconi divenne il primo editore italiano nel settore libri e periodici. Oltre a essere presente nella grande distribuzione con la proprietà del gruppo Standa, poi ceduto, e nel mondo delle assicurazioni e delle gestioni finanziarie con le società Mediolanum e Programma Italia.

LA DISCESA IN POLITICA DI BERLUSCONI

Alla fine del 1993 Berlusconi manifestò l’intenzione di dedicarsi alla politica con l’obiettivo di riaggregare lo schieramento di centro. A suo dire ormai privo dei tradizionali partiti di riferimento per effetto delle inchieste giudiziarie sul sistema delle tangenti e dei finanziamenti illeciti. La decisione di “scendere in campo” fu annunciata nel gennaio 1994.

Seguì la rapida costituzione di Forza Italia che, alleatosi nel settentrione con la Lega Nord e nel centro-sud con Alleanza nazionale, vinse le elezioni politiche del marzo successivo. La vittoria elettorale, confermata alle elezioni europee di giugno, consacrò Berlusconi leader dello schieramento di centrodestra. Gli elettori premiarono, quindi, l’immagine dell’imprenditore di successo, percepito come estraneo ai condizionamenti della politica tradizionale, capace di comunicare, con linguaggio semplice ed efficace, grandi prospettive di sviluppo per il paese.

PRIMA VOLTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Nominato presidente del consiglio nel maggio 1994, Berlusconi costituì un governo formato da Forza Italia, Alleanza nazionale, Lega Nord e Centro cristiano democratico. L’esecutivo, subito segnato dai contrasti interni di una maggioranza eterogenea, venne messo in difficoltà dall’anomala posizione imprenditoriale del presidente del consiglio.

A dicembre il ministero fu costretto a dimettersi, in seguito alla defezione della Lega Nord, e a lasciare il posto al governo Dini, espressione della coalizione di centrosinistra. Nelle elezioni anticipate dell’aprile 1996 l’alleanza che faceva capo a Berlusconi Polo per le libertà, composto da Forza Italia, Alleanza nazionale e da altri partiti minori di centro venne sconfitta, seppure di misura, dallo schieramento di centrosinistra del Ulivo.

 

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