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Morte di Sonia Battaglia, inchiesta per omicidio colposo: un suo collega colpito da trombosi

Indagine sulla morte di Sonia Battaglia
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Si indaga per omicidio colposo nel decesso sulla morte di Sonia Battaglia: è questa la novità del caso della donna morta in seguito alla somministrazione di AstraZeneca. Ad annunciarlo è l’avvocato della famiglia, Nicola Barbatelli. Il fascicolo d’indagine al momento è contro ignoti, bisognerà attendere i risultati dell’autopsia per capire qualcosa in più.

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Intanto, un collega di Sonia, Aldo Puopolo è ricoverato in terapia intensiva con gli stessi sintomi della donna. E’ finito in ospedale con una trombosi alcuni giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. All’uomo sarebbe stato somministrato il lotto sequestrato in seguito per accertamenti. A denunciare l’accaduto è la figlia Edda Puopolo, che con un post pubblicato sui social vuole richiamare l’attenzione sulla vicenda:

Il post della figlia di Aldo Puopolo

VI PREGO DI SPENDERE 2 MINUTI DEL VOSTRO TEMPO PER LEGGERE CIÒ CHE HO DA DIRVI E CONDIVIDERE. È DAVVERO IMPORTANTE. Stanotte mio padre, collega della povera e compianta Sonia Battaglia, segretaria all’Itis Medi di San Giorgio a Cremano, ha rischiato di morire per trombosi, 2 settimane dopo aver effettuato il medesimo vaccino Astrazeneca.

Attualmente è ricoverato in codice rosso e ha riportato serie conseguenze che i medici stanno ancora valutando. La situazione è molto seria. Ma quante vittime come la povera Sonia ci devono essere prima di avere risposte chiare in merito a questo vaccino? Nessuna correlazione è stata ufficialmente confermata, mio padre sta ancora facendo numerosi accertamenti, ma personalmente non credo nelle coincidenze, questo non può essere un caso.

È il frutto di un sistema che non regge e che fa acqua da tutte le parti, a discapito della nostra salute! Io non sono nessuno per dirvi cosa fare, ma vi prego, valutate bene se fare il vaccino e quale fare! Parlo per esperienza”, conclude Edda Puopolo.

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