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Morto da eroe per salvare due bimbi, la Regione Campania pagherà il rimpatrio della salma di Rahhal Amarri

Rahhal Amarri
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Sarà la Regione Campania, su iniziativa del Presidente Vincenzo De Luca, a garantire il rimpatrio della salma di Rahhal Amarri, il 42enne di origine marocchina, morto a Castel Volturno dopo aver salvato due ragazzi che rischiavano di annegare. L’assessore Mario Morcone ha già avviato le procedure burocratiche per il trasferimento della salma e ogni supporto necessario, non appena saranno completati gli accertamenti legali del caso. Ieri il lido dove lavorava Rahhal Amarri era chiuso per lutto.

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Qui 14 anni fa Rahhal è venuto a cercare lavoro, per realizzare un sogno, portare in Italia sua moglie e suo figlio di 3 anni che vivono ancora in Marocco. All’esterno del lido c’è una foto di Rahhal con una scritta, per ricordarlo: “Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo. Tu lo hai regalato donando la tua vita per salvare due bambini. Buon viaggio eroe”.

Quando ha visto i due bimbi in difficoltà, portati via dalla corrente nello specchio di mare antistante il lido che gestisce, non ci ha pensato su e si è istintivamente tuffato per salvarli; ci è miracolosamente riuscito, ma a riva è arrivato ormai cadavere, stroncato probabilmente da un malore.

E’ senza neanche un attestato di riconoscimento, visto che i bimbi salvati erano scappati, e con loro i genitori. La drammatica vicenda è avvenuta a Castel Volturno, comune del litorale casertano: la vittima è il 42enne Rahhal Amarri, di origine marocchina ma da anni a Castel Volturno, dove viveva nell’abitazione dei proprietari dello stabilimento balneare.

Amarri il Lido dei Gabbiani, questo il nome dell’attività ubicata nella località Pinetamare, lo gestiva da tempo in qualità di rappresentante legale di una società che ne stava per acquisire il ramo d’azienda; lo stabilimento era la sua vita, chi lo conosceva lo descrive cone un grande lavoratore, un tuttofare, che aveva moglie e figli in Marocco.

Un fratello del 42enne, residente a Firenze, è in arrivo a Caserta, presso l’istituto di medicina legale, dove la salma è stata condotta; sarà lui probabilmente a decidere se chiedere o meno l’autopsia, anche se il fatto, dopo i primi accertamenti compiuti sul posto dal pm di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere, dalla Guardia Costiera di Castel Volturno e dai sanitari del 118, è stato già catalogato come un tragico incidente.

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