Lacrime e dolore questa mattina a San Felice a Cancello dove si sono celebrati i funerali di Aniello Bruno, il 32enne inghiottito dal macchinario al quale lavorava nel pastificio della zona industriale di Polvica nel territorio nolano. L’ennesima morte sul lavoro è avvenuta ieri nel pastificio Guido Ferrara. E’ stata aperta un’inchiesta sulla morte. Aniello Bruno è morto sul colpo, stritolato dal macchinario per imballaggi che lo ha completamente risucchiato. I colleghi hanno cercato in tutti i modi di aiutarlo ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Qualcuno ha addirittura cercato di tirarlo arrampicandosi sulle parti superiori della struttura.
Il corpo dell’uomo è stato posto sotto sequestro dal magistrato di turno, che ha ordinato l’esame autoptico presso il reparto di medicina Legale del II Policlinico di Napoli, e le indagini sono state affidate agli agenti del commissariato di Nola, che ha già posto sotto sequestro il macchinario ed hanno ascoltato i testimoni della tragedia.
“Oggi non è stato un Addio, ma un Arrivederci. Ti porteró sempre nel Cuore Bruniell’…
Sono contento di aver conosciuto una persona come Te. Voglio ricordarti come eri, pensare che ancora vivi, come ai vecchi tempi quando sorridevi sempre… Il tuo sorriso illuminava le nostre giornate, mancherai tantissimo è sarà dura convivere con questo dolore nel Cuore…
So che un giorno ci rincontreremo Cunpagn’ Mij e mi darai quel pizzicotto sulle guance e ci abbracceremo Forte Forte…Proteggici da Lassù“: scrive un amico.
