Home Cronaca Napoli, killer sparano in strada: colpito boss di camorra

Napoli, killer sparano in strada: colpito boss di camorra

Boss di camorra colpito fuori al bar, i killer sparano in strada. Vitale Troncone
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La violenza non si ferma nemmeno nei giorni natalizi, infatti, stamattina si è verificato un agguato di camorra davanti ad un bar in Via Caio Duilio. Sul posto sono giunti gli agenti di polizia del commissariato San Paolo e i carabinieri della Compagnia di Bagnoli, questi ultimi stanno conducendo le indagini. Vitale Troncone, boss di Fuorigrotta, è rimasto ferito nel raid con diversi colpi di pistola. L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo: i proiettili lo hanno raggiunto al volto e alle gambe.

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TREGUA FINITA A FUORIGROTTA DOPO GLI AGGUATI E GLI OMICIDI

Lo scorso novembre i killer uccisero il nipote del boss, Andrea Merolla. Il 30enne era a bordo di uno scooter, anche lui in via Caio Duilio, all’angolo con largo Lala, quando venne avvicinato da altre 2 persone a bordo di scooter che spararono contro di lui. Dopo l’omicidio del giovane finì la tregua nel quartiere Fuorigrotta. Si tratta, e di questo gli inquirenti ne sono sicuri, di un attacco diretto ai Troncone nonché una possibile ‘risposta’ ad un altro omicidio eccellente, quello di Antonio Volpe (leggi qui l’articolo) ucciso nel marzo scorso.

IL SEQUESTRO DELLA PISTOLA

Oltre a questo basti considerare un altro episodio che potrebbe svelare il ‘legame’ tra i due delitti e cioè il fatto che la pistola utilizzata dai killer per uccidere Volpe in via Leopardi fu rinvenuta qualche giorno dopo dagli uomini del commissariato San Paolo in via Brigata Bologna (leggi qui l’articolo), strada che ricade nell’area dove è forte la presenza proprio dei Troncone.

Gli agenti in quella occasione sequestrarono una pistola Walther P38 calibro 9 con matricola abrasa e priva di caricatore. Potrebbe dunque esservi un legame tra i due episodi. I killer agirono con la chiara intenzione di colpire proprio Merolla, nipote di Vitale Troncone, che cercò inutilmente di salvarsi dalla pioggia di piombo dei killer dietro un distributore di carburante. Lì è stato finito prima di essere stato trasportato all’ospedale San Paolo dove è morto poco dopo.

Il legame tra i delitti Merolla, Volpe e Mercurio

Oltre alla ‘pista’ Volpe bisogna considerare un altro delitto eccellente avvenuto a Fuorigrotta, quello di Gaetano Mercurio, uomo degli stessi Troncone (leggi qui l’articolo). Il ras indicato come vicino al gruppo Troncone di Fuorigrotta, rimase infatti vittima di un agguato di camorra un anno esatto prima dell’omicidio di via Leopardi. Proprio la ‘vicinanza’ al vertice del gruppo di Fuorigrotta ipotizzata come possibile movente dell’agguato. Mercurio fu centrato ad una coscia e al torace con i proiettili che gli perforarono milza e fegato. L’omicidio di Volpe potrebbe essere la più classica delle ‘risposte’ armate a quel delitto: per il momento solo un’ipotesi che è balenata nelle menti degli investigatori a poche ore dal delitto del ‘Serpentone’ (come viene comunemente chiamata via Leopardi). Un’ipotesi però già anticipata da Internapoli (leggi qui l’articolo).

Nipote del boss ucciso a Fuorigrotta, il filo rosso che lega Merolla agli omicidi Mercurio e Volpe

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