In vista della prossima sfida del Napoli contro il Genoa, l’unico grande punto di domanda riguarda le condizioni di Stanislav Lobotka. Il centrocampista azzurro ha subito un trauma distorsivo alla caviglia destra durante l’ultima partita contro il Lecce, ma gli esami strumentali hanno escluso problemi gravi.
Nonostante ciò, la sua presenza contro il Grifone rimane incerta. Lobotka ha già iniziato il trattamento riabilitativo, che prevede terapie antinfiammatorie come tecar e ultrasuoni. Inoltre, lo slovacco ha provato a testare la sua caviglia indossando gli scarpini, per verificare come reagisca al movimento.
Le condizioni di Lobotka continueranno ad essere monitorate giorno dopo giorno, con la possibilità che non venga rischiato per preservarlo in vista degli impegni decisivi contro Parma e Cagliari. In caso di forfait, il Napoli ha già pronta una soluzione con Billy Gilmour, che potrebbe sostituire il centrocampista slovacco. La squadra, comunque, si prepara a scendere in campo con il consueto 4-2-3-1, con il ruolo di mediano pronto a essere ricoperto da uno tra Lobotka, se in forma, o Gilmour, se necessario.
Verso Napoli-Genoa: la possibile formazione
Per il resto, il Napoli dovrebbe presentarsi con una formazione molto simile a quella che ha espugnato Lecce. In difesa, con Meret tra i pali, la linea sarà composta da Di Lorenzo e Spinazzola sugli esterni, con Olivera spostato nuovamente al centro a fare coppia con Rrahmani qualora Conte non se la sentisse di schierare Rafa Marin titolare. A centrocampo, insieme a Gilmour ci sarà Anguissa e agiranno Politano e McTominay come esterni, mentre Raspadori si posizionerà alle spalle di Lukaku, per una formazione flessibile e camaleontica pronta a sfidare il Genoa. Altra soluzione, riguarda il 4-3-3. Infatti l’unica differenza sostanziale che troveremmo è la posizione di Jack Raspadori, che, qualora questo modulo fosse la scelta numero uno di Conte, lo vedrebbe protagonista sulla fascia sinistra.