mercoledì, Luglio 23, 2025
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Napoli, il ‘Vergiliano’ cambia nome: ora si chiamerà ‘Parco delle tombe di Virgilio e di Leopardi’

Dopo aver cambiato nome – da parco Vergiliano a Parco delle tombe di Virgilio e di Leopardiil celebre sito napoletano situato a Posillipo riapre al pubblico dopo circa un anno di stop, in seguito ad un restauro che ha interessato anche le aree verdi. La ri-inaugurazione si è svolta infatti questa mattina intorno alle 12, alla quale hanno partecipato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna, la direttrice della direzione regionale dei Musei nazionali Campania Luana Toniolo e l’assessore alle Infrastrutture, mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli Edoardo Cosenza.

Le spoglie dei massimi poeti Virgilio e Leopardi

Si tratta di un grande passo in avanti per il patrimonio culturale partenopeo, dal momento che la collinetta di tufo è nota a Napoli e in tutto il mondo per contenere al suo interno, a pochi metri di distanza tra loro, i monumenti funebri di due dei più grandi poeti dell’età classica e dell’età moderna. Tra l’altro nemmeno napoletani, ma che con Napoli hanno avuto un legame particolarmente intenso e profondo: uno è il mantovano Virgilio, l’altro è il recanatese Leopardi.

Tuttavia, che il parco ospiti davvero le tombe dei due massimi poeti è una questione controversa, alla quale ancora oggi non si riesce a fornire una risposta precisa e univoca. Nel 2004, per esempio, si era ad un passo dalla riesumazione del corpo del poeta dell’Infinito, alla quale partecipò anche l’allora ministro della Cultura Giuliano Urbani. Dodici anni dopo, nel 2016, il Comitato nazionale pubblicò un Manifesto-appello che trattava proprio l’esumazione del corpo di Virgilio. Ma anche nei secoli precedenti era stata attestata la presenza della tomba virgiliana: nel 1668, per ordine del vicerè Pietro d’Aragona, furono pubblicate due iscrizioni che confermavano, appunto, proprio il monumento funebre del sommo poeta latino.

La Crypta Neapolitana

Il parco sorge sulla pendice orientale del promontorio di Posillipo, nei pressi della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta. Ma la fama di questa importante area verde di Napoli non è legata unicamente alla presenza dei due sepolcri: un tunnel di tufo – la Crypta Neapolitana – attraversa il sito, congiungendo Napoli con l’area dei Campi Flegrei. Sorta in età augustea grazie al liberto architetto di Agrippa Lucius Cocceius Aucto, attualmente è chiuso al pubblico per motivi di sicurezza, anche se lo stesso Ministero della Cultura e del Comune di Napoli stanno lavorando su un possibile cofinanziamento per il restauro.