Home Cronaca Napoli, negozio di toelettatura vende cuccioli illegalmente: scatta il sequestro

Napoli, negozio di toelettatura vende cuccioli illegalmente: scatta il sequestro

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Un negozio di toelettatura della periferia Est di Napoli vendeva “sottobanco” dei cuccioli. Gli animali erano tenuti in pessime condizioni igienico – sanitarie. Nella periferia di Napoli orientale, il personale veterinario dell’Asl Napoli 1 ha sequestrato 22 cani tenuti in pessime condizioni igieniche.

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Vendita illecita di cuccioli

Il personale veterinario stava svolgendo la regolare attività di controllo quando ha scoperto l’illecito traffico. Il negozio, adibito ai servizi di toelettatura per cani, oltre a svolgere la “regolare” attività gestiva un traffico di vendita di cuccioli. Sono ventidue i cani sequestrati al locale, solo sei dei quali regolarmente iscritti all’Anagrafe Canina della Campania, dotati quindi di regolare microchip. Oltre all’attività di vendita illecita, il negozio è colpevole anche di non riservare particolare attenzione agli animali che aveva in custodia. I cani infatti erano in pessime condizioni igienico-sanitarie, sintomo della poca attenzione e professionalità.

Dalle indagini effettuate dall’Asl è emerso che, per l’appunto, il negozio non era in possesso di alcuna autorizzazione per la vendita dei cani. Il personale veterinario, dopo averli sequestrati, ha trasportato i cani presso il Presidio Ospedaliero Veterinario dell’Asl Napoli 1 Centro. I cani adulti erano in pessime condizioni di salute, malnutriti e disidratati. I cuccioli di età inferiore ai 30 giorni invece sembrano soffrire di problematiche diverse. Il loro completo distacco dalle figure parentali, infatti, non gli permetterà di integrarsi al meglio nell’ambiente che li circonda.

Le raccomandazioni dell’Asl Napoli 1 Centro

Il personale dell’Asl Napoli 1 Centro ha esortato chi fosse intenzionato a compare un cagnolino ad “usare circuiti regolari per l’acquisto dei cuccioli, che ne attestino la tracciabilità, l’iscrizione all’Anagrafe Canina Nazionale e lo stato sanitario comprovato da una certificazione medica all’atto dell’acquisto”.

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