Home Cronaca “Devo pittare Napoli di bianco”, le parole del capo dei narcos ‘indipendenti’

“Devo pittare Napoli di bianco”, le parole del capo dei narcos ‘indipendenti’

Devo pittare Napoli di bianco, le parole del capo dei narcos 'indipendenti'
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Stamattina è stata sgominata un’organizzazione di narcos che voleva essere indipendente dai clan della camorra. L’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli ha portato la Squadra Mobile ad arrestare 15 persone. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Trovati a carico degli indagati gravi indizi di reati riguardanti l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità e dell’essere la stessa armata, di possesso illegale di armi da fuoco e di spaccio di stupefacenti.

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COCAINA NASCOSTA NEL CAFFE’

Il provvedimento restrittivo adottato dopo una complessa attività di indagine avviata nel giugno del 2017 a seguito del sequestro di 25 kg di cocaina. La polvera bianca era in un carico di caffè importato dal Brasile e giunto nel Porto di Napoli dentro un container.  Le investigazioni accertavano l’esistenza di un sodalizio criminale, capace di organizzare e di gestire canali d’acquisto di cocaina dal Brasile, dal Perù e dalla Spagna. Inoltre curava anche la successiva distribuzione della droga, all’ingrosso e al dettaglio, sul territorio partenopeo.

IL VIDEO DEL SEQUESTRO

Le indagini consentivano di individuare le diverse modalità di importazione della cocaina, utilizzate dall’organizzazione criminale per introdurre illecitamente la cocaina nel territorio dello Stato. Arrestati alcuni corrieri che trasportavano la cocaina sotto forma di ovuli, ingeriti nei Paesi di provenienza, prima di giungere in Italia a bordo di aerei di linea. Finiti in manette altri indagati mentre trasportavano la droga, sotto forma di panetti nascosti all’interno di bagagli e nelle valigie munite di appositi nascondigli per l’occultamento del carico.

CHI ERA IL CAPO DEL GRUPPO E I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI

Al centro dell’inchiesta contro i narcos c’è il capo Vincenzo Criscuolo, nato a Napoli nel 1981, che ripeteva ai suoi ‘uomini’: “Devo pittare Napoli di bianco”. Il gruppo era composto da pochi membri e voleva essere indipendente dai clan della camorra.

Antonio Criscuolo nato a Napoli nel 1995. Vittorio Cuzzanini nato a Napoli nel 1995. Lino Cunzi nato a Napoli classe nel 1993. Antonio Izzo nato a Marano di Napoli nel 1971. Salvatore Stampa nato a Napoli nel 1987. Ciro Panaro nato a Napoli nel 1997. Emilio Romano nato a Napoli nel 1966. Luzia Kurani Bonilla nata a Brasile nel 1963. Maithe Lizeth Bonilla Ararat nata a Cali nel 1979.

Simone Bartiromo nato a Napoli nel 1991. Roberto Merolla, alias bomber, nato a Napoli nel 1963. Alessandro Canfora nato a Napoli nel 1991. Sabrina La Cava nato a Napoli nel 1990. Francesco Esposito, alias Frank, nato a Napoli nel 1978. Alfredo Tarantino nato a Napoli nel 1964. Ivan Rizzo nato a Napoli nel 1976. Raffaele Nominato nato a Napoli nel 1980. Luigi Maturo nato a Napoli nel 1967. Antonietta Zarlengo nata a Napoli nel 1967. Maria De Gais nata a Napoli nel 1980. Giuseppe Limongello nato a Napoli nel 1990. Mario Moschella Esposito nato a Napoli nel 1992.

SCOPERTO IL LABORATORIO A MARANO

Infine la Squadra Mobile sequestrava un laboratorio dei narcos a Marano dove si estraeva della cocaina da capi di abbigliamento. Allo scopo di eludere i controlli doganali gli indumenti venivano intrisi di cocaina allo stato liquido in laboratori allestiti in Perù. Una volta in Italia trattavano gli indumenti con particolari procedimenti che consentivano di ottenere nuovamente la cocaina in polvere. Solo allora la droga era pronta per essere immessa sul mercato. Alla fine veniva distribuita all’ingrosso ai trafficanti che operavano nel Rione Traiano, a Secondigliano e nei Quartieri Spagnoli.

L’organizzazione di narcos, guidata da Criscuolo, si occupava, oltre che delle importazioni, anche della vendita al dettaglio di una parte della cocaina importata. Attività realizzata attraverso la vendita agli acquirenti al minuto in una piazza di spaccio di Salita Capodimonte, lì scattavano arresti e sequestri. Documentato come il sodalizio in questione avesse nella sua disponibilità armi da fuoco. Nel corso delle attività di indagine sequestrati oltre 44 Kg di cocaina e 215 Kg di hashish.

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