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«Non c’era bisogno di aggiungere nulla», il piano del boss Rinaldi contro i Mazzarella

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Una guerra che si trascina da quasi quarant’anni. Un odio alimentato da omicidi, sparatorie e agguato reciproci che fanno dell scontro Rinaldi-Mazzarella una delle faide di camorre più lunghe di sempre. A raccontare un particolare di questo scontro atavico è sempre Tommaso Schisa le cui dichiarazioni si sono rivelate decisive per l’emissione della maxi ordinanza che un anno fa ha decapitato i clan di Napoli est tra cui i De Luca Bossa-Minichini, alleati degli stessi Rinaldi nonchè ‘braccio armato’ del boss Ciro Rinaldi ‘Mauè’.

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L’ordine del boss Rinaldi contro i Mazzarella

Schisa in particolare ha raccontato dell’incontro avuto proprio con Rinaldi e in particolare dell’ordine dato dal boss contro gli acerrimi nemici in quella che ha tutti i prismi di una ‘strategia del terrore’:«Lo scopo di Ciro Rinaldi era di uccidere tutti quelli che facevano parte del clan Mazzarella. Io sono andato con Michele Minichini alla “46” e lo abbiamo incontrato: stava con “Sergiolino” e “o’ pop”. In quell’occasione Ciro Rinaldi ci disse che si doveva uccidere. Non ci fu bisogno di aggiungere come dovessimo fare perché già sapeva come agivamo avendo commesso per lui l’omicidio De Bernardo».

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