Home Cronaca Omicidio a Forcella, colpo di scena: verrà riascoltato il pentito

Omicidio a Forcella, colpo di scena: verrà riascoltato il pentito

Omicidio a Forcella, giudizio abbreviato per il ras Barile
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Giudizio abbreviato condizionato per Salvatore Barile, nipote del boss Vincenzo Mazzarella. La decisione è stata presa dal gup Luca Rossetti nei confronti dell’uomo raggiunto da decreto di fermo nel dicembre dello scorso anno insieme a Michele Mazzarella e Ciro Mazzarella per l’omicidio di Salvatore Lausi. Accolta l’istanza presentata dai legali di Totoriello, gli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, che hanno convinto il gip circa la possibilità di ascoltare nuovamente il collaboratore di giustizia Salvatore Giuliano in ordine al coinvolgimento di Barile nell’omicidio.

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Un risultato di notevole importanza se pensiamo che per Michele Mazzarella invece l’istanza è stata respinta. L’omicidio, come hanno ricostruito gli investigatori attraverso attività di intercettazione e riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, fu una epurazione interna al clan, originata dal fatto che la vittima, incaricata della riscossione delle estorsioni nei quartieri Forcella, Maddalena e Sanità era ritenuta responsabile dell’ammanco di 100 milioni di lire dalla cassa dell’associazione. Lausi inoltre era sospettato di aver stretto rapporti con Giuseppe Misso cosa che venne interpretata come volontà di affiliarsi a quest’ultimo, dissociandosi dai Mazzarella.

LE DICHIARAZIONI DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

Fondamentali per la ricostruzione del delitto di via Vergini le dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia Gennaro Lauro ‘o diciassette, che iniziò il suo percorso di collaborazione con la giustizia all’indomani dell’omicidio del reggente di Forcella Eduardo Bove. Lauro in particolare ha svelato ai magistrati una importante chiave di lettura delle lettere di Michele Mazzarella, missive inviate dal carcere di Secondigliano ai suoi affiliati. Le lettere, oltre ad evidenziare in modo chiaro il ruolo di leader del sodalizio da parte di Mazzarella junior, sebbene detenuto, sono assai rilevanti per l’accertamento del contesto in cui maturò la decisione di eliminare Lausi e, in particolare, del movente dell’omicidio. In quei fogli Mazzarella indicava chiaramente di sostituire Lausi con Salvatore Moccardi impartendo ordini ai suoi, tra cui Salvatore Barile, affinchè procedessero al demansionamento del ras. Sei li missive elencate da Lauro e indirizzate tra l’altro a Fug, a Gennaro, a Pisello e a Sasà, nonché una senza alcun riferimento. In queste lettere emergerebbe la caratura criminale di Michele Mazzarella e il suo ruolo all’interno dell’organizzazione.

LA LETTERA

Come dichiarato da Lauro spiegando il contenuto della prima lettera:«Da quello che ho compreso leggendo tutta le lettera mi sembra che il fuggitivo cui questa lettera è indirizzata dovrebbe identificarsi in Ciruzzo poco poco (Monacella Ciro). Il riferimento a quello che vola è per D’Alpino Giovanni detto palumbo. Questa lettera si riferisce ad un periodo, nel 2001, in cui reggevano il gruppo Pisello, Ciruzzo poco poco e Barile Salvatore. Il riferimento al sottobanco che starebbe facendo si riferisce alla vendita non autorizzata di cocaina. Secondo Michele Mazzarella, che scrive la lettera, questo sottobanco il D’Alpino lo farebbe per conto di Ciro o Barone (Ciro Giuliano). Il riferimento a Guglielmo è al figlio di Ciro Giuliano, o barone. L’idea che si esprime in questa lettera è che c’erano delle riunioni non autorizzate e non gradite e già all’epoca si pensava di dare una lezione al D’Alpino (quello che vola). Il riferimento a Gennaro dovrebbe essere a Gennaro Moccardi persona già vicina a Giuliano molti anni fa».

L’omicidio di via Vergini alla Sanità

Lauro ha poi parlato in particolare dell’omicidio di Salvatore Lausi detto pirulino:«Dopo esser uscito dal carcere ed avere fatto ingresso nel gruppo Mazzarella, io ho conosciuto questo giovane che era dedito in particolare per conto di Michele Mazzare…
[12:21, 24/10/2023] Stefano Di Bitonto: Il nipote di Luigi Giuliano ha parlato dell’omicidio nel verbale dell’interrogatorio risalente al giugno 2021: “Omissis.. ..Omicidio di Totore Pirulimo. Avvenuto nella Sanità negli anni 2001-2002. Se non ricordo male ero libero. All’epoca avevo saputo che ad ucciderlo erano stati Pisello e Ciro Munaciello, all’epoca reggenti di Forcella per conto dei Mazzarella, ed in particolare di Vincenzo. Nel quartiere si diceva che erano stati loro e che era stato ucciso perché faceva il doppio gioco tra i Mazzarella e i Misso”.

“Ho poi appreso da Salvatore Barile quando abbiamo stretto il nostro rapporto e quindi nel corso di quest’anno, che era stato lui a commettere questo omicidio insieme a Pisello. In particolare mi trovavo presso l’appartamento nel Connolo che Barile ha nella sua disponibilità e nel parlare della situazione della Sanità venne fuori l’argomento dell’omicidio di Salvatore Pirulino. Io gli dissi quello che avevo saputo, lui si fece una risata e battendo il pugno sul suo petto indicando se stesso, mi fece capire che l’aveva commesso lui e che era stato il suo primo omicidio Pirulino era uomo di Michele Mazzarella e si occupava di droga ed estorsioni…omissis…”, ha detto Salvatore ‘o russ .

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