Home Primo Piano Omicidio al Don Guanella:«Ucciso e incaprettato con un filo del telefono»

Omicidio al Don Guanella:«Ucciso e incaprettato con un filo del telefono»

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Sono dichiarazioni ‘pesanti’ quelle di Rosario De Stefano, l’ex basista del clan Lo Russo poi pentitosi. De Stefano ha parlato ai magistrati dell’omicidio di suo cognato Vincenzo Toscano, delitto avvenuto nel rione Don Guanella nel 1998 e che l’ex ‘capitone’ attribuisce ai Vastarella della Sanità:«Con riferimento all’uccisione di mio cognato, ricordo che mentre eravamo insieme a casa sua, venne Peppe Vastarella a chiamarlo per farlo andare da Patrizio Vastarella. Andammo io e lui. Lo attirarono in trappola,lo incaprettarono e uccisero»non lo seguii perché fui trattenuto con un pretesto da Enzo Staterini, che si trovava sotto l’abitazione di Patrizio Vastarella insieme a Luigi Vastarella detto “Fringuello”, ucciso nel 1998, che se ricordo mi portò con lui a fare un servizio.Quando tornammo a casa di Patrizio Vastarella nessuno dei Vastarella seppe dirmi dove si trovasse mio cognato. Da qual momento non l’ho più rivisto ed Enzo Toscano fu trovato morto dopo 3 giorni nel bagagliaio di un’autovettura, mi sembra una Fiat Uno.

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«Dopo i fatti di mio cognato me ne scappai da Napoli e andai a Riccione, fuoriuscendo dal clan Vastarella, che negli anni 2000 ha perso qualsiasi influenza criminale nella Sanità perché soppiantato da altri sodalizi: Misso-Savarese-Pirozzi».

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