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[Video]. Omicidio Bocchetti a Miano, le urla e i pianti dei parenti rompono un silenzio surreale

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I pianti e le urla dei parenti di Stefano Bocchetti, quando la mortuaria ha portato via il cadavere, ha rotto il silenzio surreale, assordante, che fino a quel momento regnava in via Valente, nel quartiere Miano. Questo il luogo dell’omicidio del 44enne Stefano Bocchetti, pregiudicato ritenuto vicino al gruppo criminale dei Balzano, ogni parola è al massimo sussurrata. La solita folla di curiosi assiste ai rilievi della Scientifica scambiandosi opinioni e commenti in modo sommesso, anche per rispetto della mamma e degli altri familiari che piangono a dirotto. Bocchetti è riverso a terra crivellato di colpi all’interno di una sala biliardo dove è stato freddato attorno alle 6.30 di questa mattina. Sul posto ci sono i carabinieri del nucleo investigativo e del Comando Generale dei carabinieri.

In via Valente anche la pm di turno della Procura di Napoli che stanno conducendo le indagini. I curiosi, cittadini del luogo e dei rioni limitrofi, affermano di non aver visto né sentito nulla. Le forze dell’ordine hanno creato un cordone attorno al tratto dove si è consumato il delitto impedendo ai cittadini di recarsi alla vicina sede della VII Municipalità. Non mancano, come sempre, i soliti commenti frutto della paura e della latente omertà. Un giovane dice: «Non ho visto niente, ma pure se avessi visto mica lo dicevo ad esempio ai giornalisti. Paura e perché? Qua a Miano si sta bene e ogni tanto succedono queste cose».  Come se fosse normale sparare e uccidere le persone.
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