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Detenuto in permesso ucciso prima di rientrare in carcere: i killer lo hanno freddato sotto casa

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Era detenuto a Rebibbia, ma i killer lo hanno atteso sotto casa per ammazzarlo prima che rientrasse in carcere. Un uomo di nazionalità albanese è stato ucciso a colpi di pistola in strada nella tarda serata di ieri alla periferia di Roma. E’ accaduto intorno alle 23,30 in via Gabrio Casati al Tufello.

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Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, la vittima era in regime di semilibertà ed è stato freddato con due colpi di pistola, uno alla testa e uno al torace.

 

Era un detenuto in permesso

La vittima, 45 anni, era in permesso premio ed era andato a trovare la moglie. L’uomo era in procinto di fare ritorno nel carcere di Rebibbia (dove era detenuto), quando è stato raggiunto dai sicari.

Ucciso sotto casa

Appena uscito dall’ascensore della palazzina dove viveva la sua famiglia, ha a perto il portone e si è trovato davanti i killer. Un’esecuzione in piena regola che non ha dato scampo al 45enne.

 

 

 

Era detenuto a Rebibbia, ma i killer lo hanno atteso sotto casa per ammazzarlo prima che rientrasse in carcere. Un uomo di nazionalità albanese è stato ucciso a colpi di pistola in strada nella tarda serata di ieri alla periferia di Roma. E’ accaduto intorno alle 23,30 in via Gabrio Casati al Tufello.

Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, la vittima era in regime di semilibertà ed è stato freddato con due colpi di pistola, uno alla testa e uno al torace.

 

Era un detenuto in permesso

La vittima, 45 anni, era in permesso premio ed era andato a trovare la moglie. L’uomo era in procinto di fare ritorno nel carcere di Rebibbia (dove era detenuto), quando è stato raggiunto dai sicari.

Ucciso sotto casa

Appena uscito dall’ascensore della palazzina dove viveva la sua famiglia, ha a perto il portone e si è trovato davanti i killer. Un’esecuzione in piena regola che non ha dato scampo al 45enne.

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