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Omicidio fuori la discoteca, 30 anni di carcere a chi istigò il killer di Agostino

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Trent’anni di galera: è questa la decisione per Francesco Esposito il 20enne indicato come l’istigatore della morte di Agostino Di Fiore, il 28enne di Secondigliano ucciso fuori una discoteca a Coroglio un anno fa. L’esecutore materiale è infatti indicato in Michele Elia Junior (all’epoca dei fatti minorenne), rampollo dell’omonima famiglia del Pallonetto di Santa Lucia. Secondo la ricostruzione effettuata all’epoca dalla polizia emerse che era scoppiata una lite in discoteca, poi sfociata nell’omicidio di Di Fiore, alterco innescato dalla sua intromissione, non gradita, in una lite scoppiata tra Francesco Esposito e la sua fidanzata. Ci fu una rissa durante la quale Esposito ebbe la peggio da parte un gruppo di ragazzi di Secondigliano, di cui faceva parte anche la vittima. Esposito dopo l’accaduto chiamò Elia junior affinchè intervenisse nonostante gli inviti della sua ragazza ad andare via: Elia arrivò con un taxi a Coroglio. L’omicidio si consumò poco dopo le 5,30. Subito dopo aver udito gli spari gli agenti trovarono, su salita Coroglio, un’auto nera che aveva sfondato un muro con lo sportello del lato passeggero aperto e, all’interno, Agostino Di Fiore, morto, crivellato di colpi.

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