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Arrestata per l’omicidio del gioielliere Gala a Marano, scarcerata la fidanza di De Fenza

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Revocati gli arresti domiciliari a Maria Russo,  arrestata lo scorso 21 luglio, insieme ad altre due persone, per l’omicidio di Salvatore Gala, il gioielliere di Marano ucciso nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 2017 all’interno del suo negozio a Marano, in via Merolla, nel corso di una rapina. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha revocato gli arresti domiciliari alla donna, difesa dagli avvocati Raffaele Costanzo e Giovanni Nappa. Russo è la fidanzata del presunto assassino, Maurizio De Fenza, 31 anni, alias “’O Mamozio”, di Calvizzano, scovato il giorno dopo l’omicidio in un hotel sull’isola di Ischia dove si era rifugiato. Nella sua abitazione di Marano furono trovati alcuni oggetti preziosi portati via durante la rapina e le chiavi dell’auto della vittima.

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Nell’interrogatorio disse: «Dichiaro – secondo quanto si legge nell’ordinanza a firma del gip Barbara Del Pizzo – che il soggetto da me riconosciuto è il cosiddetto Michele di Quarto, a cui ho fatto riferimento fino ad ora». Il riferimento è a Michele Battilomo (difeso dall’avvocato Carlo Carandente Giarrusso) il 31 enne che è in carcere dopo l’ultima operazione del Nucleo operativo dei carabinieri di Giugliano. “Dalle indagini’’, si legge nell’ordinanza, “emerge che la sera dell’8 maggio 2017’’, quella dell’omicidio, “vi furono numerosissimi contatti tra Russo Maria e De Fenza Maurizio.

Inoltre, ogniqualvolta la Russo non riusciva a contattare il De Fenza, si rivolgeva al fratello di quest’ultimo, Celestino, per avere sue notizie. Dunque, appare evidente che la Russo fosse a conoscenza che il De Fenza era implicato in qualcosa di grave. Inoltre, fu lei stessa a telefonare al servizio taxi (cancellando poi la relativa chiamata dal proprio telefono) per prenotare il taxi che condusse il De Fenza ad un hootel di Giugliano. Inoltre, la stessa (Maria Russo ndr.) doveva raggiungere il De Fenza ad Ischia, tramite Sessa Gennaro» quest’ultimo conoscente di De Fenza allertato per trovare rifugio.

 

 

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