Home Cronaca Imprenditore casertano ucciso davanti alle figlie per 100 euro, ergastolo per il...

Imprenditore casertano ucciso davanti alle figlie per 100 euro, ergastolo per il killer

PUBBLICITÀ

Sparò e ammazzò il suo datore di lavoro perché gli doveva una centinaia di euro. Vito Recchimurzo, il 50enne di San Tammaro e domiciliato a Mondragone, è stato condannato all’ergastolo. L’imputato -scrive CasertaCe– è stato difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Mirella Baldascino.

PUBBLICITÀ

Il pm aveva chiesto 30 anni di reclusione, ma il giudice Iaculli, evidenziati i futili motivi celati dietro al macabro omicidio, ha condannato l’uomo all’ergastolo dopo la richiesta dell’abbreviato.

La dinamica

Il loro rapporto professionale non era sicuramente dei migliori, ma abitavano comunque nello stesso stabile. A pochi passi da quello stabile si è consumata una delle più macabre tragedie che hanno sconvolto Frignano e l’intero Agro Aversano.

Il contesto è pieno di particolari sconvolgenti. Alla base dell’omicidio si nascondeva un debito non saldato da Nicola Sabatino, imprenditore del settore autotrasporti. Cento euro, era la somma che la vittima doveva al suo dipendente. Questo è bastato a far scoppiare la tremenda lite, quella che una volta finita, ha portato Recchimirzi a sparare cinque colpi di pistola al suo datore di lavoro. A pochi passi dalla sua abitazione. Sotto gli occhi delle figlie della vittima.

«Ho fatto una stronzata»

Ha consegnato la pistola ai poliziotti, quando loro hanno fatto irruzione in casa. Una revolver calibro 22 detenuta illegalmente, quella usata per uccidere Nicola Sabatino. «Ho fatto una stronzata, mi sono fatto prendere dalla rabbia», così il 51enne ha detto agli agenti del commissariato di Aversa dopo l’arresto.

A raccontare quegli attimi di follia, che rimbombano nella memoria di chi ha assistito alla scena e soprattutto in quella dei familiari, è lo stesso omicida. Sabatino abitava al piano terra con la compagna ed i figli; si reca al piano superiore per pagare il suo dipendente. Ma dalla somma mancano cento euro. Vito comincia ad inveire contro l’imprenditore e vuole a tutti i costi la parte mancante dei soldi, tutto sotto gli occhi delle figlie. Purtroppo l’uomo non ha accontentato le richiesta di Recchimurzo, che aveva con sé la pistola. Ha colpito alle spalle quello che era ormai diventato il suo nemico che, quando a quel punto si è voltato, ha ricevuto un colpo al capo. Fatale. Sabatino avrebbe potuto salvarsi, ma solo se non fosse stato colpito da quell’ultimo proiettile esploso contro di lui.

Si conclude così la tremenda vicenda che ha avuto luogo a Frignano. La giustizia è intervenuta, l’assassino ha ammesso di aver compiuto «una stronzata», ma sta di fatto che Nicola Sabatino è stato ammazzato con cinque colpi di pistola, sotto gli occhi delle figlie. Per cento euro.

 

 

 

 

PUBBLICITÀ
Exit mobile version