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Omicidio Tramontano, ascoltata nel processo l’ultima nota vocale di Giulia: “Sono scioccata dalle sue bugie”

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Procedono le valutazioni e la ricerca di ulteriori prove per definire con chiarezza la posizione e la condanna di Impagnatiello per aver ucciso la compagna Giulia Tramontano, incinta del loro bambino. Nella recente udienza tenutasi a Milano vengono esposte ed ascoltate alcune delle ultime chat tra l’imputato e la vittima.

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Le chat tra Giulia e un’amica 

Cala il silenzio, un brivido in aula raggela tutti durante l’ascolto della voce di Giulia attraverso le ultime note vocali che aveva inviato. Alla sbarra il compagno Impagnatiello accusato di omicidio pluriaggravato. In queste note vocali Giulia racconta ad un’amica e collega, Sara, dell’incontro con l’altra donna dell’imputato. Usa una terminologia che lascia presagire una presa di consapevolezza che la vittima aveva acquisito rispetto il profilo del partner. “Sono scioccata, sono scioccata per tutte le bugie che mi ha detto, per le cose che ha fatto e per la vita che conduceva”. All’ascolto di quell’audio così carico di contenuto la madre di Giulia: Loredana, non è riuscita a trattenere le lacrime.

Le conversazioni con Impagnatiello

Grazie alla tecnologia e alla professionalità del capitano dei carabinieri Gianluca Bellotti, esperto alla guida delle indagini telematiche, sono rintracciabili anche i messaggi della coppia.

Giulia Tramontano dopo aver scoperto un rossetto che non le apparteneva nell’auto di Impagnatiello ha capito che quella storia felice era chiusa, o forse, peggio, non era mai esistita. “E’ stato un piacere Ale” le scrive lei, poi aggiunge il giorno successivo: “Ognuno per la propria strada”, “Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso, non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità”. “Non voglio vivere la mia vita accanto ad una persona sbagliata”, conclude.

Dopo l’uccisione di Giulia Tramontano, Impagnatiello cerca di depistare le ricerche scrivendole dei messaggi quando lei, ormai, era già morta. “Fatti trovare baby”, “dicci almeno che stai bene”.

Le ricerche internet di Impagnatiello

Il 27 maggio Impagnatiello cerca con il suo cellulare: “ceramica bruciata vasca da bagno” oppure “ceramica bruciata vasca”. Un dato importante questo, dato che l’uomo aveva provato a bruciare il corpo di Giulia. Cerca ancora: “rimuovere macchie candeggina”, dopo questa scoperta i carabinieri hanno ritrovato nella sua auto, grazie al luminol, delle tracce di sangue.

 

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