Home Cronaca Orrore in Circumvesuviana, minorenne violentato sul treno e nel bagno

Orrore in Circumvesuviana, minorenne violentato sul treno e nel bagno

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Ancora una volta i mezzi di trasporto napoletani, in particolare i treni della Circumvesuviana, diventano teatro di violenza e crimine. Vittima della mancata sicurezza, sta volta, è un ragazzo minorenne che ha denunciato una violenza sessuale.

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Un uomo di 53 anni ha violentato un minorenne sulla Circumvesuviana: si trova agli arresti domiciliari

Proprio nella giornata di oggi, 19 luglio, gli agenti della Polizia di Stato di Sorrento hanno provveduto ad eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari – emessa dal Tribunale di Torre Annunziata – nei confronti di un 53enne. Sull’uomo, residente a Castellammare di Stabia, pende l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di un minore, consumatasi sulla Circumvesuviana.

Il racconto della violenza risalente allo scorso aprile

Nello specifico, nello scorso mese di aprile, il 53enne avrebbe approfittato della giovane età della vittima – che stava andando a scuola – e della situazione di quiete sul treno. Quindi, minacciandolo, l’avrebbe costretto con violenza a subire atti sessuali. Prima nei bagni del treno della Circumvesuviana tra Napoli e Sorrento, poi anche nei servizi igienici della stazione di Sorrento.

Le indagini sono state facilitate dalla dettagliata testimonianza della giovane vittima e dalle immagini della videosorveglianza

Le indagini sono state condotte dalla Polizia di Stato. In quest’ambito gli agenti hanno potuto condurre indagini approfondite grazie anche – e soprattutto – alla testimonianza dettagliata della giovane vittima. I poliziotti hanno usufruito anche delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella stazione della Circumvesuviana, nonché dei racconti minuziosi di alcuni amici della vittima. Il materiale ottenuto dalle indagini ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 53enne. Per questo, espletate le formalità di rito, gli agenti di polizia hanno sottoposto l’indagato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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