“Da domani ci sarà il pagamento dei 600 euro”, l’annuncio del Ministro al Tg1. Il decreto rilancio “è stato bollinato” dalla Ragioneria generale dello Stato e sarà pubblicato “stasera in Gazzetta” quindi “da domani le risorse saranno immediatamente utilizzabili” come l’indennità per oltre 4 milioni di autonomi. Questo all’annuncio del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al Tg1. “Ci sarà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi e collaboratori che li hanno già avuti e questo avverrà nell’arco di due-tre giorni al massimo”, ha spiegato il titolare del dicastero economico.
Tra le altre misure Gualteri ha ricordato anche il bonus baby sitter o per i centri estivi per i bambini. A giugno i contributi a fondo perduto per le imprese, tra gli interventi del Decreto Legge. Le condizioni poste dal governo a Fca per il prestito con garanzia Sace, aggiunge il ministro Gualtieri, sono che “le risorse siano tutte utilizzate in Italia, che si confermino e rafforzino gli investimenti nel nostro Paese e che si mantenga l’occupazione e che non ci siano delocalizzazioni”
NON SOLO CONTRIBUTO DA 600 EURO
Contributi fino a 800 euro per il Reddito di Emergenza, oltre i 600 euro. Oggi si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio all’interno del quale è previsto il Reddito di Emergenza. La domanda per il contributo dovrà essere presentata a giugno e presumibilmente i primi pagamenti arriveranno entro luglio. Le famiglie potranno ottenere un assegno da 400 a 800 euro per due mesi, erogato in due tranche. I cittadini che già ricevono il Reddito di Cittadinanza non potranno richiedere le somme prevista dal nuovo Decreto.
I REQUISITI PER IL REDDITO DI EMERGENZA
Secondo le indiscrezioni trapelate dal Governo, i richiedenti non potranno avere un Isee superiore ai 15 mila euro in riferimento all’aprile del 2020. Il patrimonio mobiliare familiare non dovrà superare i 10 mila euro. Per la presentazione della domanda i cittadini potranno chiedere il supporto dei Caf e dei Patronati ma non si escludono modalità semplificate sul sito dell’Inps.