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Carmine ucciso per futili motivi a Giugliano, arriva la condanna per Paolo Di Nardo

Carmine ucciso per futili motivi a Giugliano, Di Nardo a processo ma viene scarcerato
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La Corte d’Assise di Napoli ha condannato in primo grado Paolo di Nardo, 38 anni, per l’omicidio di Carmine Fammiano, ucciso il 7 agosto 2020 a colpi di arma da fuoco dopo una lite a seguito di un incidente stradale a Giugliano in Campania. In quell’occasione Fammiano fu colpito alle gambe con tre colpi di pistola calibro 9, ma riuscì a mettersi alla guida: i soccorritori lo ritrovarono poco distante nella sua auto in una pozza di sangue. La difesa aveva chiesto lo svolgimento del processo col rito Abbreviato, ma non è stato concesso. Si è andati a dibattimento, a seguito del quale il Pm aveva chiesto nei confronti di Di Nardo l’ergastolo con isolamento diurno. La difesa, rappresentata dall’avvocato penalista Matteo Casertano – aveva invece optato per la pista dell’omicidio preterintenzionale,  avendo sparato l’uomo alle gambe per ferirlo e non per ucciderlo. Oggi la sentenza nei confronti di Di Nardo a 30 anni di carcere con l’accusa di omicidio doloso aggravato dai futili motivi

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I fatti

 

Dalle indagini è emerso che avrebbe esploso 3 colpi di pistola nelle gambe di Fammiano a distanza ravvicinata, causandogli ferite mortali. L’autore del delitto, dopo l’omicidio, aveva deciso di far perdere le proprie tracce. Nonostante la fuga a Roma, gli investigatori del commissariato di Giugliano e della Squadra mobile di Napoli, continuarono a dargli la caccia senza sosta. Di Nardo fu preso nell’area di servizio Tamoil di Frignano, lungo l’autostrada A1, mentre cercava di tornare nel proprio comune di residenza, Giugliano, per prelevare denaro e abiti che gli sarebbero serviti per proseguire la fuga

 

 

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