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Parole al miele di Kvaratskhelia per Napoli: “Qui è casa mia, se dovessi andare via mi mancherebbe”

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Sono dei veri e propri zuccherini le parole riservate da Khvicha Kvaratskhelia per la città di Napoli. Il fuoriclasse georgiano, in occasione della 18esima puntata di ‘Made in Italy’ sui canali ufficiali della Lega Serie A, si è immerso nella città in cui vive e lavora.

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Un viaggio attraverso 17 città della Serie A TIM con i campioni delle 20 squadre che per un giorno accompagnano i tifosi alla scoperta delle bellezze del territorio e le eccellenze produttive che lo contraddistinguono. Nella diciottesima tappa di `Made in Italy`, Kvaratskhelia guiderà i tifosi in giro per Napoli e li porterà a scoprire una delle eccellenze che la caratterizzano, la filiera produttiva della sartoria napoletana.

Kvaratskhelia a “Made in Italy”: “Casa mia mi manca, ma qui a Napoli sto benissimo. Qui si vive per il calcio”

Di seguito, un estratto delle parole di Kvaratskhelia ai canali ufficiali della Lega Serie A: “Mi manca casa mia ogni giorno, ma ora sento che casa mia è in Italia e soprattutto in questa città, in cui si vive per il calcio. Si vede che i tifosi sono felici quando guardano il calcio e questo è incredibili perché non lo vedi da nessun’altra parte, devo dire. Il modo in cui i tifosi mi trattano, il modo in cui i tifosi mi amano, è una cosa grandissima”.

E poi su Maradona:E’ stato uno dei giocatori migliori della storia del calcio. Penso che sia pazzesco che ci siano persone che mi paragonano a lui o che cercano di farlo. Per me è un piacere ovviamente e sono felice di tutto questo. Quando giochi nella squadra in cui giocava Maradona è un piacere. Prima di venire qui mio padre mi diceva sempre che Maradona era il migliore di sempre, era il suo idolo”.

“Lo Scudetto è stato un qualcosa di folle, poi cerchi sempre di ripetere il successo. Napoli mi mancherebbe se dovessi andare via”

Kvara prosegue poi raccontando lo Scudetto: “E’ stato qualcosa di folle perché non avrei mai immaginato, neanche nei miei sogni più sfrenati, che un giorno sarei diventato campione d’Italia. Non potevo crederci, è stato un risultato troppo grande, non pensavo che sarei diventato campione d’Italia. Ma mentre uscivo ho pensato tra me e me ‘Ce l’ho fatta’. I tifosi mi motivano perché quando vedi la loro passione e la loro voglia di vincere, vuoi vincere per loro, a volte ne hai bisogno. Ti danno un’energia che non puoi trovare altrove. Dopo la vittoria in casa della Juventus sapevamo che eravamo a un passo dal diventare campioni d’Italia, tutti gridavano e cantavano all’aeroporto, è qualcosa che non puoi immaginare, una cosa troppo bella, una delle migliori che mi sia mai capitate. Fu il giorno più bello della mia vita”.

E poi conclude: “Quando vinci il titolo una volta vuoi vincerlo di nuovo, provi a bissare il successo e a dare il massimo per riuscirci. Ma nella vita nulla è facile. Sono diventato campione d’Italia alla mia prima stagione e sono stato il primo a dare il via alla festa. Ho imparato tanto qui, non solo nel calcio ma proprio nella vita. Ho imparato tante cose fuori dal campo sul Napoli e sulla gente. Far parte di questa città è un’esperienza meravigliosa. Se dovessi andarmene sono sicuro che mi mancherebbero tante cose”.

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