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Patto tra i clan del Vomero e di Caivano per l’estorsione all’ospedale Cardarelli

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Piccoli cantieri edili, attività commerciali, onoranze funebri e grandi imprese: erano spietati  gli esattori dei clan a Nord di Napoli finiti nell’ultima inchiesta della DDA sul clan Pezzella. Tra le ditte finite nel mirino del racket c’era anche una che aveva vinto un appalto presso l’Ospedale Cardarelli di quasi 3 milioni di euro. La particolarità di quest’ultima vicenda è la circostanza che l’estorsione è stata attuata in sinergia da vari clan, sia della provincia di Napoli che del Vomero, i quali si sono divisi l’affare per zone di “competenza”, essendo l’appalto effettuato a Napoli mentre l’impresa aggiudicataria era di Caivano. Si tratta di una tangente da 20mila euro divisa in due tranche da 10mila su un appalto da quasi 3 mln di euro.

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A partecipare all’estorsione gli esponenti di vari clan, tra cui Andrea Basile del clan Cimmino-Caiazzo del Vomero, e quelli del clan Sautto-Ciccarelli di Caivano. L’imprenditore vittima dell’estorsione fu convocato dalla camorra per pagare la prima tranche da 10miila euro, la metà dei quali consegnati al clan del Vomero. la seconda trattenuta dal gruppo dei caivanesi, che, attraverso Pasquale Landolfo e altri
compartecipi, avrebbero eseguito materialmente l’estorsione.

 

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