Home Cronaca Paura a Caivano, esplode una bomba fuori una concessionaria

Paura a Caivano, esplode una bomba fuori una concessionaria

PUBBLICITÀ

Questa notte i carabinieri della sezione radiomobile di Caivano sono intervenuti in Via Libertini per l’esplosione di una bomba. L’esplosione ha danneggiato la saracinesca di una concessionaria e due auto parcheggiate in strada.

PUBBLICITÀ

Indagini in corso dei carabinieri per chiarire dinamica e matrice.

Spaccio di droga a Caivano, arrivano le condanne per il sistema del Parco Verde – articolo del 3/11/22

Spaccio di droga al Parco Verde, sconti di pena e conferme. Queste le decisioni prese dalla Corte d’Appello di Napoli (I sezione) nei confronti di cinque imputati indicati dalla Procura come gestori della piazza dell’isolato A3 nel Parco Verde di Caivano. Lo sconto di pena più consistente è stato quello per Vincenzo Di Paola: l’uomo, condannato in primo grado a vent’anni di reclusione, si è visto quasi dimezzare la pena con una condanna a 11 anni e un mese. Merito dei suoi legali, gli avvocati Domenico Dello Iacono e Rocco Maria Spina, riusciti a derubricare l’accusa per il loro assistito da organizzatore a mero partecipe.

Stesso brillante risultato ottenuto per la compagna di Di Paola, Antonella Falco, passata da 11 anni a 6 anni e due mesi. La donna, assistita dall’avvocato Domenico Dello Iacono, ha ottenuto inoltre le attenuanti generiche in ragione della minima partecipazione. Confermate le condanne a 20 anni per Massimo Gallo, a 10 anni per Cosimo Cipolletti e Salvatore Russo. Il blitz nei confronti dei cinque scattò nel giugno 2020: i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna eseguirono dei fermi disposti dalla Dda napoletana del pubblico ministero Ivana Fulco. I militari di fatto smantellarono la piazza dell’isolato A3 del Parco Verde.

Secondo l’accusa, il gruppo si sarebbe impadronito del palazzo con i residenti costretti a chiedere il permesso per entrare ed uscire, visto che per agevolare le attività di spaccio, i cinque avevano modificato la serratura d’ingresso del portone così da evitare l’accesso delle forze dell’ordine. Massimo Gallo, in particolare, veniva indicato personaggio di un certo spessore a capo di questo sodalizio e nel 2016 fu coinvolto nell’inchiesta sulla “Paranza dei bambini” del clan Sibillo, ma venne assolto.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version