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Pd, l’affondo di Castaldo: “Assumiamoci le responsabilità della sconfitta elettorale, silenzio del segretario inspiegabile”

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Non le manda a dire Adriano Castaldo, consigliere comunale di Giugliano nelle fila del Pd. L’esponente democrat ha pubblicato stamattina un post che sta facendo molto discutere sull’analisi del voto ad un mese dalle elezioni, non lesinando critiche al suo partito.  Ecco il contento.

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“Ad un mese dalle elezioni, credo si possa fare un bilancio ed una valutazione sincera di quanto accaduto il 4 marzo scorso.
Abbiamo subito una sconfitta netta, chiara ed incontestabile in tutta Italia, da nord a sud.
Nella nostra Giugliano, la sconfitta è stata ancor più netta, un risultato ben al di sotto delle modeste percentuali nazionali e regionali, un partito che a livello locale si attesta appena al 10% del consenso elettorale: una forza politica divenuta quasi residuale.
C’è tanto da riflettere su questo dato e, soprattutto, c’è da ragionare su come poter ricostruire un partito ed una politica che guardi con maggior attenzione ai bisogni dei cittadini, delle famiglie, che guardi a chi è rimasto più indietro, che sappia dare risposte concrete alla domanda di cambiamento che a gran voce si chiede.
Le responsabilità della sconfitta sono di tutti: dirigenti del partito, consiglieri comunali, iscritti, candidati, nessuno escluso. 
Ma è altrettanto vero che le responsabilità vanno ripartire proporzionalmente al ruolo che ciascuno riveste. 
Il silenzio del Segretario del circolo PD Giugliano e dell’area politica che ancora lo sostiene, perdura ormai da due mesi e ciò non si comprende ed aggiungo, non aiuta né lui né il partito. 
Ci si aspettava un confronto serio, responsabile, leale; una discussione con gli iscritti, con i dirigenti, i simpatizzanti e con i cittadini interessati a darci una mano, per ripartire e soprattutto per capire come rinnovare ed innovare il partito. 
In realtà questo confronto lo si attendeva sin dal 31 gennaio scorso, allorquando il vicesegretario Pennacchio e due componenti della Segretaria cittadina, Gargiulo e Sciorio, rassegnavano le proprie dimissioni a seguito di quanto accaduto durante i giorni in cui si decidevano le candidature locali al parlamento. Ma nulla, se non il silenzio, come se niente fosse accaduto. 
Poco più di una settimana fa, altri due componenti della segreteria cittadina, Granata e Sepe, si sono dimessi esprimendo un forte dissenso rispetto alla linea politica adottata fino ad oggi dal Segretario. Ma anche queste ulteriori dimissioni, che hanno di fatto azzerato la segreteria cittadina, non hanno determinato la necessità di una riflessione su quanto sta accadendo. Non un cenno, non un segnale a dimostrare una volontà concreta di voler confrontarsi in maniera seria e responsabile. 
Dimissioni del segretario? Non sarò certo io a chiederle, è una valutazione che spetta a lui. 
Se ritiene di continuare, ha il dovere di comunicarlo e, dunque, convocare gli organi dirigenti e chiarire quale percorso e programma politico intende attuare per ricostruire la fiducia degli elettori e di buona parte del gruppo dirigente. 
E dovrà convincere anche la maggioranza del partito.
Se, invece, ritiene di continuare lungo la strada finora intrapresa, lo faccia pure, ma se ne assuma tutte le responsabilità. 
Per quanto riguarda il sottoscritto ed i tanti iscritti e simpatizzanti del gruppo “Sinistra è Cambiamento”, inizieremo da subito un nuovo percorso: avvieremo costanti attività di ascolto, di dialogo con i cittadini e di confronto con tutti quelli che sostengono una idea di sinistra moderna, progressista e riformista. 
Il senso di questi incontri sarà quello di comprendere nel profondo gli errori che ci hanno portato a questa pesante sconfitta elettorale, per ripartire con nuovo slancio e mettere al centro del dibattito i problemi e le istanze dei cittadini e del territorio: il lavoro, i giovani, chi è “rimasto indietro”, la scuola e la cultura.
Ripensare un modello di organizzazione del partito che sappia coniugare l’ascolto dei bisogni, la lotta alle ingiustizie e alle disuguaglianze e che sappia offrire soluzioni.
E lo faremo anche con l’aiuto ed il contributo della società civile per aprire uno spazio che valorizzi il civismo politico competente e preparato, affinché si possa decidere insieme le scelte e le priorità da mettere nell’agenda politica per questo territorio.
Ripartiamo insieme, perché insieme si può.
Chi ci sta ? Chi vuole darci una mano?”. 

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