I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, unitamente agli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Roma e delle Compagnie Carabinieri di Moncalieri (To) e Ventimiglia (Im), hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti di 5 rom – quattro di origine serba ed uno di origine bosniaca – di età compresa tra i 20 e 42 anni, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata in concorso e dell’omicidio dell’anziana 90enne napoletana, Tomasino Anna, avvenuto lo scorso 5 maggio, durante una rapina in abitazione nel quartiere Città Giardino.
La svolta alle indagini, che ha permesso di risalire alla identità dei soggetti, è arrivata quando uno dei componenti del gruppo Darko Kostic ha manifestato la volontà di costituirsi, presentandosi presso la Stazione Carabinieri di Cinecittà. Secondo il Messaggero il gruppo avrebbe detto: “Eravamo tutti al campo nomadi di via dei Gordiani a festeggiare San Giorgio, il nostro patrono, avevamo mangiato e bevuto un bel po’ e per chiudere in bellezza la serata ci siamo detti: andiamo a rubare”
I primi elementi indiziari raccolti hanno consentito di risalire ai suoi complici che nel frattempo, in fuga, si erano allontanati dalla Capitale.
L’intensa attività info-investigativa ha consentito a Carabinieri e Polizia, nel giro di poche ore, di rintracciare tutti i componenti della banda: Bidam Sulejmanovic di loro è stato rintracciato presso il campo nomadi di via Salviati, un altro nei pressi della stazione ferroviaria di Pomezia – Santa Palomba ed Dennis Trajkovic in provincia di Torino, quest’ultimo rintracciato grazie alla collaborazione fornita dai Carabinieri della Compagnia di Moncalieri.
Le indagini svolte su Miki Trajkovic componente della banda, di nazionalità serba, hanno consentito di verificare che lo stesso, nella mattinata di domenica, era stato arrestato dalla Polizia di Frontiera di Ventimiglia perché ad un controllo era risultato irregolare nel territorio nazionale, nel quale aveva fatto rientro dopo essere stato espulso.
Secondo le prime ammissioni rese ai Carabinieri, la sera del 5 maggio scorso, i cinque avevano raggiunto via Pizzo Bernina per commettere il furto all’interno dell’abitazione dell’anziana donna, al secondo piano dello stabile. Dopo aver infranto il vetro di una finestra ed aver fatto irruzione, hanno sorpreso l’anziana, che nel frattempo, accortasi di quanto stava accadendo, era riuscita ad allertare una vicina di casa telefonandole. In quel frangente uno dei malviventi, nel tentativo di bloccare la richiesta d’aiuto della donna, l’avrebbe aggredita da dietro tramortendola.
Tuttavia, come emerso dai primi accertamenti svolti dalla Polizia, le urla d’aiuto dell’anziana avevano attirato l’attenzione di alcuni vicini che avevano notato due soggetti scappare dall’abitazione della donna e dileguarsi a bordo di un’autovettura station wagon di colore grigio. Nel corso delle operazioni, i Carabinieri e la Polizia hanno recuperato e sequestrato la citata autovettura, trovata nella disponibilità di un soggetto bosniaco abitante nel campo di via Salviati.
Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso le case circondariali dei luoghi in cui è avvenuta la cattura, in attesa dell’interrogatorio di convalida.